Malattia di Parkinson
Quali i nuovi test diagnostici per individuare anche le mutazioni genetiche responsabili - Le terapie tradizionali e i nuovi farmaci neuroprotettivi, antiossidanti e maoinibitori - Riabilitazione e alimentazione
Dott. Antonio Elia, Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano
Arrivare ad una diagnosi precoce nella Malattia di Parkinson significa poter controllare i sintomi e rallentare la disabilità dovuta a tremori, a disturbo del movimento o del linguaggio... E oggi le possibilità di diagnosi tengono in considerazione anche sintomi non solo motori che possono esordire anche anni prima della manifestazione più eclatante della malattia e possono essere prese in considerazione per alcuni accertamenti come la tac o la risonanza dedicate che possono essere affiancate anche a dei test genetici che specialmente nelle forme giovanili possono fornire indicazioni preziose. E anche nel campo delle terapie, accanto alla ormai assodata terapia con levo dopa si stanno mettendo a punto dei farmaci neuroprotettori che possano rallentare la progressione della malattia. Parliamo di tutto questo con il Dott. Antonio Elia, Specialista in Neurologia dell'Unità Disturbi del Movimento dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano che ci ha spiegato come sia fondamentale programmare un percorso personalizzato per ogni paziente che preveda accanto ai farmaci una riabilitazione costante e un monitoraggio nel tempo con l'utilizzo dell'analisi del movimento per poter avere un riscontro parametrico dei progressi e della risposta alla terapia. Il ruolo degli antiossidanti e appunto dei nuovi farmaci neuroprotettori sarà fondamentale per contenere i sintomi e già oggi si può modulare vari tipi di somministrazione per ottimizzare la risposta anche nei pazienti che hanno un non completo beneficio dal trattamento - si può ricorrere agli infusori di levo dopa oppure alla stimolazione transcranica nei casi più avanzati di malattia - tutto questo per offrire la miglior qualità di vita possibile senza dimenticare che spesso una delle manifestazioni della malattia di parkinson la depressione che va curata in quanto tale per evitare che possa peggiorare il quadro clinico e creare un grave disagio emotivo al paziente e alla sua famiglia.
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