ACCESSO AI FARMACI BIOLOGICI E BIOSIMILARI NELLE AREE DERMA, REUMA, GASTRO SOTTOTRATTAMENTO PER TROPPI PAZIENTI, "GAIN SHARING" UN MODELLO DA IMPLEMENTARE
Si è tenuto in questi giorni a Roma il convegno “Accesso ai farmaci biologici: dal sottotrattamento al gain sharing”. L’evento ha rappresentato il punto di sintesi del lavoro avviato 4 anni fa l’Italian Biosimilar Group di EGUALIA per quantificare ed evidenziare i fenomeni di sotto trattamento con farmaci biologici esistenti nel nostro Paese in tre grandi aree terapeutiche: reuma, gastro e derma. I dati emersi dagli studi CliCon indicano che il fenomeno è molto ampio e che quasi 130 mila pazienti affetti da patologie autoimmuni afferenti all’area della reumatologia, della gastroenterologia e della dermatologia non accedono alle cure biologiche giudicate adeguate alla loro condizione clinica. Questo significa che nonostante siano candidabili alla terapie con farmaci biologici per varie ragioni non accedono o accedono con grave ritardo ad una categoria di medicinali capaci di rallentare o modificare l’evoluzione della malattia, garantendo una migliore qualità di vita e riducendo anche le ricadute economiche sul Ssn.
L’utilizzo di farmaci biologi e biosimilari garantirebbe quindi un risparmio per le aziende sanitarie e la possibilità di utilizzare il budget recuperato per trattare un maggior numero di pazienti con nuovo strumento di policy pensato per essere messo a disposizione delle amministrazioni sanitarie: il “gain sharing
Obiettivo del lungo lavoro e dell’evento conclusivo, che si è svolto in collaborazione con numerose società scientifiche è quello di far sì che tutti gli stakeholders nazionali e regionali possano attivare un osservatorio permanente per migliorare l’accesso ai farmaci biologici e biosimilari e rendere concreto e operativo un meccanismo virtuoso come quello del gain sharing. Ne abbiamo parlato con. Lua Degli Esposti - Presidente CliCon Stefano Collatina - Coordinatore dell’Italian Biosimilars Group di EGUALIA