Malattie Cardiovascolari e Respiratorie
Legami fra patologie cardiovascolari e respiratorie - Diagnosi Differenziale fra BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) e Asma per percorsi terapeutici diversi - L'importanza di un Centro di Riferimento Cardio-Polmonare per impostare terapie che non incidano sulle comorbidità (alcuni farmaci per l'asma non sono idonei in caso di patologie cardiache e viceversa)
Lo smog e l'aumento delle problematiche respiratorie e cardiache: cosa possiamo fare?
Prof. Francesco Fedele, Policlinico Umberto I, Roma
Le patologie respiratorie sono al secondo posto per mortalità e morbilità a livello mondiale e i numeri ci dicono che ancora troppa poca informazione ed attenzione si pone per "proteggere" i nostri polmoni, eliminando quelli che sono fattori di rischio personali come il fumo o riducendo i valori di smog che tanto sono responsabili di patologie polmonari. E cardiovascolari, perchè il legame fra problematiche cardiovascolari e respiratorie sono sempre più evidenti e il più delle volte è fondamentale che si possa gestirle in parallelo, facendo una diagnosi completa e impostando un percorso terapeutico personalizzato. Parliamo di tutto questo con il Prof. Francesco Fedele, Direttore del Dipartimento di malattie Cardiovascolari e Respiratorie del Policlinico Umberto I di Roma che ci ha spiegato come sia importante, in caso di malattie respiratorie come BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) e Asma arrivare ad una diagnosi differenziale perchè le due patologie hanno numerosi punti di contatto ma anche svariate differenze e quindi la terapia deve essere mirata alle caratteristiche specifiche della patologia. E molto spesso al fianco di patologie respiratorie ci si trova in presenza di complicanze cardiovascolari perchè i due organi lavorano in stretta relazione per veicolare l'ossigeno ai tessuti e nel caso di patologie croniche respiratorie la sofferenza si estende al cuore, in particolare al ventricolo e all'atrio destro, mentre è anche possibile, al contrario, che una sofferenza cardiaca possa scatenare un attacco di asma, cosiddetta asma cardiaca. Vedete quindi quanto sia importante che patologie così complesse siano gestite all'interno di un Centro di Riferimento Cardio-Polmonare per impostare terapie che non diano effetti collaterali incrociati (alcuni farmaci per la cura dell'asma che aumentano la frequenza cardiaca non sono consigliati in caso di cardiopatie e alcuni betabloccanti sono controindicati in caso di broncospasmo ad esempio). E se le patologie respiratorie e cardiovascolari spesso di sovrappongono sicuramente hanno in comune alcuni fattori di rischio come il fumo di sigaretta che è causa di molte problematiche a carico di cuore e polmoni causando un danno cardiaco dovuto alla tossicità della nicotina che aumenta il consumo di ossigeno del cuore e all'effetto del monossido di carbonio che incide fortemente sulla salute di bronchi e polmoni. E per impostare una terapia mirata sono fondamentali le indagini sulla capacità respiratoria (spirometria ed emogasanalisi) per capire se il danno è più di tipo ostruttivo (con danno da spasmo) o restrittiva legata alla perdita di tessuto polmonare con conseguenze sulla funzionalità cardiaca. Con il Professor Fedele parliamo poi di come si possa fare efficacemente prevenzione primaria e secondaria facendo attenzione agli stili di vita (eliminare il fumo, curare l'alimentazione per combattere l'obesità, vaccino antinfluenzale per le persone a rischio...) e di quanto sia importante un impegno globale per ridurre lo smog responsabile di patologie cardiovascolari e respiratorie.
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