Melanoma, la rivoluzione diagnostico terapeutica Dalla conoscenza dei fattori di rischio alla prevenzione dallo studio delle mutazioni genetiche ai farmaci di ultima generazione (terapie a bersaglio molecolare e immunoterapia) Il ruolo di una equipe multidisciplinare e di un approccio multimodale
In Italia negli ultimi anni sono in aumento, soprattutto nella fascia più giovane di popolazione, le diagnosi di melanoma, la forma più aggressiva dei i tumori della pelle, a causa anche della scarsa attenzione alle regole di una corretta esposizione solare e ai fattori di rischio. La ricerca negli anni ha identificato alcune mutazioni genetiche, come ad esempio la mutazione del gene BRAF, legate all’insorgenza e alla proliferazione di cellule tumorali, consentendo così la messa a punto di terapie target sempre più efficaci come i farmaci a bersaglio molecolare o l’immunoterapia, e affinando sempre di più il concetto di medicina di precisione per poter offrire ad ogni paziente, sulla base dii risultati dei test molecolari, il percorso terapeutico più idoneo, con un approccio multidisciplinare e multimodale. Nel corso del Convegno “Melanoma: un destin che può cambiare” abbiamo intervistato: Paolo Marchetti, Direttore Reparto Oncologia dell’Ospedale Sant’Andrea e del Policlinico Umberto I di Roma, Professore Ordinario DI Oncologia Medica, Sapienza Università di Roma Virginia Ferraresi, Membro Consiglio Direttivo I.M.I., IRCCS- Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Divisione di Oncologia Medica 1 Ketty Peris, Presidente SIDeMaST e Direttore della Clinica dermatologica, Policlinico Gemelli Monica Forchetta, Presidente APaIM (Associazione Pazienti Italia Melanoma)- Giuseppe Simeone Presidente della Commissione Salute della Regione Lazio
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