La Meningite Che cosa è, la classificazione, come riconoscerla, quali rischi Il ruolo dei vari vaccini nelle varie età (meningococco C, vaccino tetravalente e meningococco B) L'importanza dell'uniformità delle vaccinazioni su tutto il territorio nazionale La profilassi per chi ha avuto contatti con un paziente con meningite Prof. Alberto Villani - Prof. Giovanni Rezza
Quando si parla di meningite in realtà sarebbe più corretto parlare di meningiti, perchè ci si riferisce ad una serie di germi responsabili dell'infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono scatola cranica e midollo e che proprio per il contatto ravvicinato con il sistema nervoso centrale possono dare danni permanenti anche molto gravi e talvolta portare alla morte. Ecco perchè diventa fondamentale la vaccinazione che oggi ha a disposizione varie formulazioni anche in base all'età: il vaccino per il meningococco C che è somministrato ai bambini molto piccoli, il vaccinotetravalente - che agisce contro 4 sierogruppi - riservato agli adolescenti e agli adulti che viaggiano molto e il nuovo vaccino per il meningococco B che purtroppo ha ancora una diversa aderenza nelle varie regioni italiane esponendo a maggior rischi i bambini delle regioni non coperte dalla vaccinazione a carico el servizio sanitario nazionale. Per parlare di meningite e del ruolo delle vaccinazioni abbiamo incontrato il Prof. Alberto Villani, Responsabile dell'Unità di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e il Prof. Giovanni Rezza, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità che ci hanno spiegato che la difficoltà maggiore nel trattamento della meningite sta nel fatto che è estremamente difficile arrivare ad una diagnosi precoce e che purtroppo nel momento in cui la malattia viene identificata spesso ha già provocato danni al sistema nervoso centrale, dal momento che la finestra di intervento è di pochissime ore, tanto che nei casi più gravi che potano alla morte l'intervallo è fra le 24 e le 48 ore. Fermo restando quindi il ruolo centrale dei vaccini anche in un momento in cui le perplessità sulle vaccinazioni in età pediatrica hanno portato ad abbassare pericolosamente la guardia, è altrettanto importante che nel momento che si identifichi ad esempio un bambino con meningite in una classe la profilassi venga estesa a tutti i bambini e ai membri della famiglia - e in questo la rete sanitaria nazionale è estremamente preparata ed efficiente - e che il trattamento del paziente venga effettuato in strutture competenti e centri specializzati nella cura di malattie infettive ad alto rischio come la meningite.
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