Microbiota Revolution e Permeabilità Intestinale Come una iper-permeabilità è legata ad uno stato di infiammazione e squilibrio che attiva una risposta immune patologica Un microbiota alterato che passa la barriera intestinale può attivare uno stato di malattia Ristabilire un equilibrio fra microbiota e permeabilità con stili di vita e alimentazione Prof. Antonio Gasbarrini, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Uno stato infiammatorio cronico dell'intestino può essere responsabile di molte patologie più o meno severe e non solo del tratto gastrointestinale, ma cosa può provocare questo stato infiammatorio che ha come conseguenza quello di attivare una risposta immunitaria? Sicuramente la composizione del microbiota, questo organo formato da batteri, virus e miceti che colonizza tutto il nostro organismo, ma anche quella che viene chiamata permeabilità intestinale e che è legata al passaggio attraverso le cellule dell'intestino di nutrienti essenziali ma anche di patogeni ed allergeni. Ma cosa può alterare la composizione del microbiota e della permeabilità intestinale? E come sono legati fra loro nel determinare uno stato di salute (eubiosi) o di malattia (disbiosi)? Lo abbiamo chiesto al Prof. Antonio Gasbarrini, Direttore dell'Unità di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come la permeabilità intestinale permetta di assorbire i nutrienti che passano attraverso l'intestino, e a questo sono deputate le cellule intestinali (che nell'intestino tenue si chiamano enterociti) che sono unite fra loro come una palizzata ma che fra una e l'altra hanno delle giunzioni che si aprono per far passare i nutrienti necessari al nostro mantenimento in salute, (e che hanno un ritmo circadiano rispetto alle nostre abitudini alimentari, cioè si aprono nelle ore in cui solitamente mangiamo). Ma questa permeabilità deve essere selettiva per evitare che entrino anche patogeni e quando per alcune condizioni patologiche la permeabilità è eccessiva si ha quella che viene definita iper-permeabilità con la conseguenza che passano la barriera anche sostanze che possono dare infiammazione, allergie... e passano la barriera anche batteri, virus miceti che costituiscono il microbiota e quanto più il microbiota è danneggiato tanto più può contribuire ad uno stato infiammatorio. Le patologie che possono contribuire ad una iper-permeabilità sono molte, come ad esempio gastroenteriti da virus e da farmaci, scompenso cardiaco, cirrosi, insufficienza respiratoria, artrite reumatoide, celiachia, malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, allergie, diverticoli, una esagerata assunzione di inibitori di pompa protonica, fibrosi cistica... e come conseguenza si ha un difetto dell'assorbimento dei nutrienti (la superficie delle cellule è piena di enzimi i quali, una volta che la superficie sia stata danneggiata dalla iper-permeabilità, perdono la capacità di degradare alcune sostanze, un esempio su tutti la perdita di enzimi che degradano il lattosio o altri zuccheri o il nikel, con la conseguenza di intolleranze e allergie). Ma anche un microbiota danneggiato può essere causa di iper-permeabilità e passare la barriera causando danni, quindi è fondamentale che si riesca ad avere un microbiota in salute, essendo tra l'altro responsabile dello sviluppo del nostro sistema immunitario, del metabolismo dell'insorgenza di insulino resistenza (quindi obesità e diabete) gastrite, carie, vaginiti, tumori (dal momento che è un attivatore del processo infiammatorio che è alla base di molti tumori).
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Da studi recenti emerge ormai con certezza che il microbiota che colonizza l'organismo nei primi 3-4 anni di vita sarà poi il cuore del microbiota per tutta la vita, e può essere fortemente influenzato dall'ambiente in cui si vive, dalle modalità di parto (naturale o cesareo) dall'allattamento al seno, dall'uso di antibiotici.... così come nella vita adulta è influenzato da stili di vita, alimentazione, fumo, attività fisica, ormoni... tanto che ormai può essere considerato come la componente variabile del genoma umano. E se un microbiota danneggiato è responsabile di iper-permeabilità intestinale (che abbiamo visto essere legata a molti disturbi e malattie) è chiaro quanto sia importante mirare ad una eubiosi (equilibrio) con uno stile di vita sano, alimentazione corretta, minor stress possibile (perchè lo stress a sua volta aumenta la permeabilità attivando l'immunità intestinale che può essere causa di tutte quelle patologie un tempo definite psicosomatiche e che oggi si sa essere legate ad una aumentata infiammazione intestinale). Prevenzione e protezione del microbiota fin dai primi anni di vita quindi, alimentazione sana senza conservanti o additivi chimici, qualità di frutta, verdura, carne, pesce... attività fisica sono un paradigma di "cura" del nostro organismo che può essere di grande aiuto nel prevenire l'insorgenza di molte patologie e nel controllo di altre. L'obiettivo futuro sarà quello di trovare, grazie alla metagenomica, un modello di microbiota corretto, con un profilo eubiotico di riferimento - riferito ovviamente alla fascia d'età, allo stato ormonale... - per poi poterlo modificare in caso di patologia (come ad esempio già succede nell'infezione da clostridium difficile che viene curata con un trapianto di microbiota).