Chirurgia Refrattiva per correggere i Difetti di Vista
(miopia, astigmatismo, ipermetropia)
Quali difetti si possono correggere e come agiscono i laser di ultima generazione - Quali indagini preliminari sono necessarie per valutare se il paziente è idoneo all'intervento - L'importanza di avere un difetto stabile
Quali accortezze dopo l'intervento - Quali tecniche chirurgiche
Prof. Scipione Rossi, Ospedale San Carlo di Nancy, Roma
I difetti di vista principali - miopia, astigmatismo e ipermetropia - da alcuni anni possono essere corretti attraverso la cosiddetta Chirurgia Refrattiva che utilizzando dei laser di altissima precisione può rimodellare la cornea liberando dall'uso di occhiali o di lenti a contatto. L'intervento in sè è estremamente semplice non richiede neanche l'anestesia e non necessita di particolare preparazione, ma fondamentale prima di arrivare alla chirurgia uno studio attento e dettagliato dell'occhio che possa fornire tutte le informazioni necessarie - sullo stato e sulla forma della cornea, su eventuali altre patologie, sulla tipologia della pupilla, per valutare se un paziente è idoneo alla chirurgia refrattiva o meno, perchè la priorità va sempre data alla salute generale dell'occhio e se un intervento può in qualche modo compromettere la funzionalità o l'anatomia dell'organo visivo va assolutamente evitato. Parliamo di tutto questo con il Prof. Scipione Rossi, Responsabile dell'Unità di Chirurgia Oculare dell'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma che ci parla di quali difetti di vista possono essere corretti - anche quando si manifestino in abbinamento come spesso accade ad esempio fra miopia ed astigmatismo - di come sia fondamentale che il difetto visivo sia stabile da almeno 18/24 mesi (ragione per cui non si consiglia mai l'intervento prima dei 25 anni, così come pure non è indicato sopra i 60 per motivi diversi che il professore ci spiega) e che per valutare questo si devono effettuare visite periodiche almeno ogni sei mesi, e soprattutto di quali indagini vanno eseguite prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva e cioè la Topografia, la Tomografia e la Pupillografia per valutare attentamente la particolare condizione della cornea e della pupilla di ogni paziente così che l'intervento, qualora sia consigliato, venga compiuto nella massima sicurezza - lo studio della pupilla ad esempio è indispensabile per evitare un conseguenza spiacevole dell'intervento, e cioè la visione di aloni soprattutto di sera. Il professore ci parla poi dei vari tipi di tecniche all'avanguardia usate oggi per la correzione dei difetti visivi e dell'impossibilità ancora di poter correggere anche la presbiopia se non con alcuni interventi ancora però non del tutto validati. In conclusione parliamo con il Prof. Rossi di quali attenzioni deve avere un paziente prima di sottoporsi all'intervento e di quali accortezze sono necessarie nel primo mese dopo l'intervento per evitare di commettere errori banali che potrebbero compromettere l'esito dell'intervento.
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