Morbo di Dupuytren Riconoscerlo tempestivamente per evitarne la progressione Le nuove opzioni terapeutiche non chirurgiche ma infiltrative
La mano è un organo prezioso, ma anche fragile, esposto, che può andare incontro a traumi, a patologie dovute ad azioni ripetute nel tempo, a patologie degenerative e infiammatorie. Stiamo parlando della mano, i cui tendini, muscoli, articolazioni e cartilagine possono aver bisogno di terapie conservative, di innovative tecniche infiltrative come nel caso del Morbo di Dupuytren, una malattia che coinvolge il palmo della mano e soprattutto le dita. Patologia benigna del tessuto connettivo della fascia palmare della mano, che porta ad una contrattura cronica di quest’ultima. È caratterizzata dalla produzione e deposizione patologica di collagene. Nella fase iniziale vi è la formazione di noduli sottocutanei, palpabili e solitamente indolori. Nella seconda fase, si formano corde patologiche di collagene che di solito progrediscono fino a divenire delle vere e proprie contratture articolari che impediscono di estendere correttamente le dita. Questa condizione compromette gravemente la funzionalità della mano, limita le attività che coinvolgono le dita. Oggi le opzioni di trattamento non sono più esclusivamente chirurgiche ma anche conservative grazie a trattamenti infiltrativi di collagenasi che riescono a distendere la contrattura. Ci parla di tutto questo il Prof. Rocco De Vitis, chirurgo della mano del Policlinico A. Gemelli di Roma