Negli anziani a rischio genetico di sviluppare l'Alzheimer
l'attività fisica ha un importante ruolo di prevenzione
Sabato 26 Aprile alle ore 21 sarà On Line su "Medicina e Informazione" l'intervista con il Prof. Sgadari
sull'Importanza dell'Attività Fisica negli anziani come prevenzione di molte patologie
(neurodegenerative, diabete, ipertensione, cardiovascolari, tumorali...)
Il ruolo dell'attività fisica per gli anziani è fondamentale per la prevenzione di molte patologie come quelle tumorali o cardiovascolari, per il controllo di valori di glicemia e pressione, ma sempre più si scopre il ruolo prioritario nella prevenzione di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. L'ultimo studio a prova di questo viene dall'Università del Maryland che ha preso in esame per 18 mesi un gruppo di anziani che non avevano segni di demenza ma che avevano un alto fattore di rischio di svilupparla a causa di geni predisponenti. Ebbene il campione è stato rivalutato alla fine dello studio verificando il volume dell'ippocampo, zona del cervello deputata alla memoria che nel malati di Alzheimer viene intaccata. I risultati sono stati i seguenti: gli anziani che avevano una vita sedentaria avevano visto ridotto il volume dell'ippocampo del 3% mentre gli anziani che facevano costantemente attività fisica non avevano avuto variazioni volumetriche - come del resto gli anziani non a rischio di sviluppare demenza, e questo indipendentemente dallo stile di vita. Questo ha dimostrato che nelle persone a rischio genetico di sviluppare Alzheimer l'attività fisica costante, iniziata il più precocemente possibile e protratta nel tempo può essere davvero una prevenzione importante per ritardare il più possibile l'insorgenza di problemi di memoria.