Nuovi Microscopi a Superisoluzione e Doppio Laser
Le nuove tecnologia permettono lo studio cellulare delle malattie neurologiche (sclerosi multipla, epilessia, dolore neuropatico...) per diagnosi più precoci e accurate
e per impostare terapie personalizzate con nanovettori di farmaci
Dott. Baggi, Dott.ssa Cordiglieri - Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano
Arrivare ad una diagnosi precoce e accurata è chiaro ormai essere una tappa fondamentale per assicurare le migliori cure, di qualunque patologia si parli, e nel caso delle malattie neurologiche spesso neurodegenerative e progressive una diagnosi precoce può significare intervenire con le terapie tempestivamente riuscendo a rallentare l'evoluzione dei sintomi e a garantire una miglior qualità di vita al paziente Per far questo la tecnologia offre oggi degli strumenti che possono permettere lo studio delle cellule, sia del sangue sia su campione di tessuto, con una accuratezza mai immaginata fino a qualche anno fa. Ed è per questo che siamo andati a visitare i Laboratori dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano dove abbiamo intervistato il Dott. Fulvio Baggi, responsabile Laboratorio di neuroimmunologia preclinica dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” e la Dott.ssa Chiara Cordiglieri, ricercatore dell’Istituto Neurologico “Carlo Besta” che ci hanno spiegato come funzionano i microscopi confocali in grado di conservare un campione biologico anche vari giorni grazie ad una camera pressurizzata a temperatura costante e soprattutto i nuovi microscopi a superisoluzione e doppio laser per lo studio di tutte le malattie neurologiche (dalla sclerosi multipla all'epilessia, dalla miastenia gravis al dolore neuropatico...) per studiare le cellule e il tessuto del paziente ma anche, e questa è la vera sfida del futuro, per veicolare nanofarmaci direttamente all'interno delle cellule, per terapie sempre più mirate e personalizzate.
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