Nuovo device con anelli magnetici per il controllo del reflusso gastroesofageo: si apre solo al passaggio del cibo ed impedisce agli acidi dello stomaco di risalire quando non c'è passaggio di bolo
Disturbo comune ma molto invalidante il reflusso gastroesofageo comporta acidità di stomaco, bruciore esofageo, difficoltà digestive, impossibilità di sdraiarsi dopo mangiato e limitazioni alimentari per evitare tutti quegli alimenti che possono favorire l'acidità dello stomaco, ma da un punto di vista terapeutico si va ad intervenire soprattutto sui sintomi con gli antiacidi o gli inibitori della pompa protonica, i cosiddetti gastroprotettori, che diminuiscono la produzione acida. Ma il problema di fondo, spesso un malfunzionamento della stenosi gastroesofagea che non si chiude bene dopo il passaggio di cibo, resta ed è proprio per cercare di intervenire a monte che i ricercatori dell'Università di Cincinnati hanno brevettato un nuovo device che va posizionato intorno allo sfintere e che grazie a dei magneti ad anello riesce a simulare l'azione normale dello sfintere, quindi ad aprirsi al passaggio del cibo, ma richiudersi a riposo, impedendo così la risalita di acido dallo stomaco. L'introduzione degli anelli avviene mediante una pratica mininvasiva con un procedimento che ha la durata di circa un'ora. I risultati al momento sono stati molto incoraggianti