Osteopatia
"Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo" dice con parole assolutamente vere Alexander Lowen, psichiatra statunitense. Il problema è imparare a decodificare i messaggi che il nostro corpo quotidianamente ci invia. Ritmi di vita stressanti, posture sbagliate e altri condizionamenti ambientali possono far sì che il corpo reagisca irrigidendosi, palesando con il sintomo dolore - dai dolori cervicali a quelli lombari, dal mal di testa a disturbi viscerali - un blocco o una disarmonia e favorendo tutta una serie di disturbi non facilmente riconducibili all'origine del problema. L'osteopatia, basandosi sul principio che il corpo è un'unità e che il movimento è la sua espressione naturale va ad intervenire laddove quel movimento - inteso anche come movimento cellulare - viene alterato andando a ristabilire quella armonia fra tessuti necessaria alla libertà dei muscoli, delle articolazioni, delle cellule e a favorire quel processo di auto guarigione insito nel corpo umano ma che spesso viene ostacolato da processi infiammatori, da rigidità posturali o da eventi stressanti. Molto spesso crediamo che un punto dolente sia la sede del problema, mentre è solo un cosiddetto punto trigger - grilletto - e cioè la spia che qualcosa non funziona, ma non necessariamente nel sito del dolore, ecco perchè un dolore cervicale o lombare non scompare con un massaggio in loco ma deve essere sbloccato dove ha origine il problema, in una malocclusione dentale magari piuttosto che in una postura deformata dallo star molte ore davanti ad un computer.
L'Uso della mani nell'Osteopatia:
L’uso delle mani viene facilmente associato alle professioni artistiche; inoltre con altrettanta facilità si può associare all’opera artigianale, ove il mix di arte e tecnica determina l’unicità del prodotto. Quando l’uso delle mani è finalizzato alla cura del corpo si giunge addirittura ad una visione magica dell’atto manuale. Insomma le mani possono essere associate a tante belle qualità, ma spesso ci si dimentica che le mani non sono altro che la parte esecutrice di un processo di intuito e ragionamento che richiede quindi una conoscenza del campo di applicazione. Nel caso di un uso terapeutico sarà quindi fondamentale la conoscenza dell’essere umano. Tale conoscenza si acquisisce attraverso gli studi e l’esperienza e può avvenire attraverso diversi aspetti. L’osteopatia basa il suo approccio di conoscenza dell’essere umano attraverso la sua struttura. La struttura del corpo umano consiste in una grande quantità di elementi e di parti, che oltre a svolgere una specifica funzione (come ad esempio accade per il fegato o il disco intervertebrale) costituiscono inevitabilmente anche la forma e il peso del corpo. Tutte le cellule i tessuti e le parti, organizzate come l’anatomia e la fisiologia ci insegnano, sono la forma e i peso del corpo, influenzandone direttamente (vedi le articolazioni, le ossa i legamenti i muscoli) o indirettamente (visceri, fasce) il movimento e la postura. Tutte insieme, tessuti e organi, nel muoversi si articolano e scambiano energia cinetica (energia prodotta dal movimento) attraverso dei legami che possono essere più o meno forti. I legami sono i punti di contatto tra le varie parti del corpo e si differenziano per molte caratteristiche. Ci sono le articolazioni con tutte le loro strutture (legamenti ossa cartilagini capsule) e poi punti di inserzione (tendini muscoli), piani di clivaggio (superfici muscolari) , invaginazioni (visceri) , ispessimenti (fasce e membrane).
La struttura del corpo umano ha un’architettura complessa, molto più complessa delle moderne tensostrutture, in quanto dinamica.
Riassumendo:
L’osteopata quindi studia la struttura del corpo umano e la sua biomeccanica, attraverso le scienze di base, l’anatomia e la fisiologia, e l’esperienza clinica, per cercare di mantenerlo in salute attraverso le giuste stimolazioni manuali terapeutiche. L’esame delle funzioni vitali, la palpazione dei tessuti e l’uso di test per valutare il movimento di tutte le parti del corpo, è alla base della pratica osteopatica. Una mano che ascolta, che capisce e che cura.
I Tests
Test fasciali, test articolari, test muscolari, test vascolari, test sensoriali, test neurologici,
Le mani dell’osteopata percepiscono diversi grado di movimento del corpo e nel corpo umano. Ovviamente la grande esperienza dell’uso delle mani come organo di ricezione del movimento facilita sia di sentire le fluttuazioni interne dei liquidi corporei, che i ritmi degli stessi. Da questo livello profondo, di estrema capacità percettiva si va sempre più salendo fino al movimento articolare che è visibile e valutabile oggettivamente.
La scoperta di una zona con movimento limitato o totalmente bloccato, va considerata insieme a tutte le altre zone trovate per tracciare una mappa disfunzionale. La mappa disfunzionale rappresenta il modo di reagire del corpo alle stimolazioni dell’ambiente e attraverso il blocco si difende dagli squilibri cui va incontro durante la sua interazione con l’ambiente. La sommazione di questi blocchi rende sempre più difficile il mantenimento delle capacità vitali e reattive di un corpo sano, e allora potrebbe innescarsi la malattia. La struttura ci informa di questo attraverso la disfunzione del movimento e il dolore, e proprio grazie a questi campanelli che si può fare una ottima prevenzione di molti mali, non solo di quelli articolari.
Cosa cura l'Osteopatia
L’osteopata è un professionista specializzato nel recupero di pazienti che hanno dolori alle ossa o alle articolazioni, ma diventa anche colui che manipolando il paziente e liberandolo dai blocchi di mobilità, ne attiva le risposte vitali necessarie per guarire da molte altre patologie che spesso evolvono latenti nell’organismo.
In genere il paziente usuale che si rivolge ad un osteopata riferisce dolori articolari, blocchi della funzione deambulatoria o del movimento di un arto, insomma è quasi esclusivamente per problemi cosiddetti ortopedici che veniamo consultati. Nulla di male, ma proprio per la complessità del problema ortopedico che spesso i pazienti non trovano risposte presso i colleghi ortopedici, fisiatri e fisioterapisti. L’osteopata approccia a questi problemi con una prospettiva totalmente diversa, finalizzata alla valutazione di tutto il movimento e non solo di quello disfunzionale. La biomeccanica del paziente viene esplorata attentamente con gli esami e i test specifici ma non solo delle articolazioni, ma anche degli organi e delle fasce profonde dell’organismo. Insomma non è strano che un osteopata possa ricorrere ad un trattamento delle regione addominale o della testa per un dolore sciatico, e sicuramente non è strano che vi suggerisce una dieta di disintossicazione per velocizzare i tempi di recupero. Infine quello che più vi meraviglierà sarà la frequenza delle sedute a meno che non stiate seguendo un programma particolare di rieducazione, sarà difficile che un osteopata vi faccia tornerà prima di tre settimane un mese, anzi, più stare meglio e più queste sedute andranno a diradarsi nel tempo. Ma oltre a questo fenomeno quello che più apprezzano molti pazineti è lo stato di salute che percepiscono migliorato al di la della problematica che li ha spinti a venire. Spesso questi pazienti già vivevano dei dolori latenti o blocchi di minor gravità della loro schiena, ma non se ne curavano o andavano avanti con cure sintomatologiche, Una volta ripristinata invece la corretta mobilità dell’intero organismo il corpo rinasce, si risvegliano le energie sopite o congestionate, riparte la corretta attività del sistema immunitario e quindi i processi di riparazione auto guarigione necessari, a qualsiasi livello del corpo.
Con ciò possiamo dire che l’osteopatia è un ottimo strumento di cura e di prevenzione e andrebbe richiesto il suo intervento con frequenze periodiche che variano a seconda dei casi, ma anche in casi che io definisco di manutenzione ordinaria ove la problematica è più grave, non supera la frequenza di una seduta ogni due mesi.
L’uso delle mani viene facilmente associato alle professioni artistiche; inoltre con altrettanta facilità si può associare all’opera artigianale, ove il mix di arte e tecnica determina l’unicità del prodotto. Quando l’uso delle mani è finalizzato alla cura del corpo si giunge addirittura ad una visione magica dell’atto manuale. Insomma le mani possono essere associate a tante belle qualità, ma spesso ci si dimentica che le mani non sono altro che la parte esecutrice di un processo di intuito e ragionamento che richiede quindi una conoscenza del campo di applicazione. Nel caso di un uso terapeutico sarà quindi fondamentale la conoscenza dell’essere umano. Tale conoscenza si acquisisce attraverso gli studi e l’esperienza e può avvenire attraverso diversi aspetti. L’osteopatia basa il suo approccio di conoscenza dell’essere umano attraverso la sua struttura. La struttura del corpo umano consiste in una grande quantità di elementi e di parti, che oltre a svolgere una specifica funzione (come ad esempio accade per il fegato o il disco intervertebrale) costituiscono inevitabilmente anche la forma e il peso del corpo. Tutte le cellule i tessuti e le parti, organizzate come l’anatomia e la fisiologia ci insegnano, sono la forma e i peso del corpo, influenzandone direttamente (vedi le articolazioni, le ossa i legamenti i muscoli) o indirettamente (visceri, fasce) il movimento e la postura. Tutte insieme, tessuti e organi, nel muoversi si articolano e scambiano energia cinetica (energia prodotta dal movimento) attraverso dei legami che possono essere più o meno forti. I legami sono i punti di contatto tra le varie parti del corpo e si differenziano per molte caratteristiche. Ci sono le articolazioni con tutte le loro strutture (legamenti ossa cartilagini capsule) e poi punti di inserzione (tendini muscoli), piani di clivaggio (superfici muscolari) , invaginazioni (visceri) , ispessimenti (fasce e membrane).
La struttura del corpo umano ha un’architettura complessa, molto più complessa delle moderne tensostrutture, in quanto dinamica.
Riassumendo:
L’osteopata quindi studia la struttura del corpo umano e la sua biomeccanica, attraverso le scienze di base, l’anatomia e la fisiologia, e l’esperienza clinica, per cercare di mantenerlo in salute attraverso le giuste stimolazioni manuali terapeutiche. L’esame delle funzioni vitali, la palpazione dei tessuti e l’uso di test per valutare il movimento di tutte le parti del corpo, è alla base della pratica osteopatica. Una mano che ascolta, che capisce e che cura.
I Tests
Test fasciali, test articolari, test muscolari, test vascolari, test sensoriali, test neurologici,
Le mani dell’osteopata percepiscono diversi grado di movimento del corpo e nel corpo umano. Ovviamente la grande esperienza dell’uso delle mani come organo di ricezione del movimento facilita sia di sentire le fluttuazioni interne dei liquidi corporei, che i ritmi degli stessi. Da questo livello profondo, di estrema capacità percettiva si va sempre più salendo fino al movimento articolare che è visibile e valutabile oggettivamente.
La scoperta di una zona con movimento limitato o totalmente bloccato, va considerata insieme a tutte le altre zone trovate per tracciare una mappa disfunzionale. La mappa disfunzionale rappresenta il modo di reagire del corpo alle stimolazioni dell’ambiente e attraverso il blocco si difende dagli squilibri cui va incontro durante la sua interazione con l’ambiente. La sommazione di questi blocchi rende sempre più difficile il mantenimento delle capacità vitali e reattive di un corpo sano, e allora potrebbe innescarsi la malattia. La struttura ci informa di questo attraverso la disfunzione del movimento e il dolore, e proprio grazie a questi campanelli che si può fare una ottima prevenzione di molti mali, non solo di quelli articolari.
Cosa cura l'Osteopatia
L’osteopata è un professionista specializzato nel recupero di pazienti che hanno dolori alle ossa o alle articolazioni, ma diventa anche colui che manipolando il paziente e liberandolo dai blocchi di mobilità, ne attiva le risposte vitali necessarie per guarire da molte altre patologie che spesso evolvono latenti nell’organismo.
In genere il paziente usuale che si rivolge ad un osteopata riferisce dolori articolari, blocchi della funzione deambulatoria o del movimento di un arto, insomma è quasi esclusivamente per problemi cosiddetti ortopedici che veniamo consultati. Nulla di male, ma proprio per la complessità del problema ortopedico che spesso i pazienti non trovano risposte presso i colleghi ortopedici, fisiatri e fisioterapisti. L’osteopata approccia a questi problemi con una prospettiva totalmente diversa, finalizzata alla valutazione di tutto il movimento e non solo di quello disfunzionale. La biomeccanica del paziente viene esplorata attentamente con gli esami e i test specifici ma non solo delle articolazioni, ma anche degli organi e delle fasce profonde dell’organismo. Insomma non è strano che un osteopata possa ricorrere ad un trattamento delle regione addominale o della testa per un dolore sciatico, e sicuramente non è strano che vi suggerisce una dieta di disintossicazione per velocizzare i tempi di recupero. Infine quello che più vi meraviglierà sarà la frequenza delle sedute a meno che non stiate seguendo un programma particolare di rieducazione, sarà difficile che un osteopata vi faccia tornerà prima di tre settimane un mese, anzi, più stare meglio e più queste sedute andranno a diradarsi nel tempo. Ma oltre a questo fenomeno quello che più apprezzano molti pazineti è lo stato di salute che percepiscono migliorato al di la della problematica che li ha spinti a venire. Spesso questi pazienti già vivevano dei dolori latenti o blocchi di minor gravità della loro schiena, ma non se ne curavano o andavano avanti con cure sintomatologiche, Una volta ripristinata invece la corretta mobilità dell’intero organismo il corpo rinasce, si risvegliano le energie sopite o congestionate, riparte la corretta attività del sistema immunitario e quindi i processi di riparazione auto guarigione necessari, a qualsiasi livello del corpo.
Con ciò possiamo dire che l’osteopatia è un ottimo strumento di cura e di prevenzione e andrebbe richiesto il suo intervento con frequenze periodiche che variano a seconda dei casi, ma anche in casi che io definisco di manutenzione ordinaria ove la problematica è più grave, non supera la frequenza di una seduta ogni due mesi.