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Chirurgia dell'Orecchio Medio nei bambini 
per otiti acute o croniche  o danno funzionale all'udito - Le otiti ricorrenti e le infezioni otomastoidee - Quali i casi in cui ricorrere alla chirurgia -  A che età intervenire  -  Come evitare le recidive
Dott. Pasquale Marsella, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma


Le infezioni dell'orecchio nei bambini, anche molto piccoli, sono purtroppo molto frequenti e vi sono alcune condizioni in cui è necessario ricorrere alla chirurgia per evitare complicanze anche gravi. Le due indicazioni principali sono quando vi sia, come conseguenza di un'otite, un danno funzionale dell'orecchio con perdita di udito o quando le infezioni ricorrenti portano a complicanze con danno anatomico a carico delle strutture prossime all'orecchio interno. Le patologie che possono portare alla chirurgia sono le otiti dell'orecchio medio sia acute che croniche, soprattutto in caso vi siano casi ripetuti di perforazione timpanica (che solitamente si ripara spontaneamente dopo terapia antibiotica) e che però in caso diventi una perforazione ricorrente -  ad esempio quando si abbia una patologia delle adenoidi o delle vie aeree superiori -  richiede il ricorso alla chirurgia. Parliamo di tutto questo con il Prof. Pasquale Marsella, Direttore dell'Unità di Audiologia ed Otologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ci spiega in base a cosa si decide se intervenire chirurgicamente anche se il bambino è ancora piccolo  -  le complicanze di infezioni otomastoidee (con o senza presenza di colesteatoma) ad esempio anche nel neonato richiedono di intervenire - e quando invece è preferibile aspettare per evitare poi recidive piuttosto frequenti  nell'età dello sviluppo. Il Professore ci spiega poi in cosa consiste l'intervento di microchirurgia, di come si ricostruisce la membrana timpanica danneggiata e di come si deve seguire nel tempo il bambino per prevenire nuove eventuali infezioni.
Il Video contiene Immagini di Interventi Chirurgici
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