Meeting I Trust - Nuove Strategie Mediche e Chirurgiche per le Patologie della Prostata
Terapie Mirate per ridurre il volume della ghiandola e il controllo dei sintomi
o Green Laser per la chirurgia endoscopica dell'Ipertrofia Prostatica Benigna
Terapie Chirurgiche Focali Conservative - Chirurgia con il caldo (Ultrasuoni focalizzati ad alta intensità) o con il Freddo (Crioterapia) per rimuovere solo il tumore ed evitare la prostatectomia radicale e le complicanze legate alla chirurgia tradizionale (incontinenza e impotenza)
Prof. Giuseppe Vespasiani, Dott. Roberto Miano, Dott. Cosimo De Nunzio
Due sono le principali patologie legate alla ghiandola prostatica, e cioè la Ipertrofia Prostatica Benigna, patologia che si potrebbe definire parafisiologica visto che dopo una certa età ne soffrono la gran parte degli uomini e per la quale oggi sono a disposizione approcci sia medici che chirurgici all'avanguardia e il Tumore alla Prostata che può colpire anche uomini in giovane età e che oggi viene diagnosticato molto precocemente anche grazie al dosaggio del PSA e PSA Free, analisi sul sangue ormai entrate nella routine e che nonostante alcuni limiti di interpretazione resta un'indagine di grande importanza perchè è proprio la diagnosi precoce e lo studio del tumore a fare una grande differenza nel trattamento. Si è parlato di entrambe le patologie e delle nuove strategie mediche e chirurgiche al 1° Meeting I Trust che si è svolto al Policlinico Tor Vergata di Roma e a cui hanno partecipato relatori internazionali, nel coso del quale si è fatto il punto su quali possano essere oggi gli approcci più conservativi e più mirati per il trattamento delle diverse patologie. Ne abbiamo parlato con il Prof. Giuseppe Vespasiani, Direttore dell'Unità di Urologia del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha parlato delle nuove tecniche per il trattamento del tumore della prostata , e cioè le tecniche focali che utilizzano sia il caldo (Ultrasuoni focalizzati ad alta intensità) sia il freddo con la Crioterapia per rimuovere solo il tumore lasciando però intatta la capsula prostatica ed evitando quindi le complicanze più invalidanti - incontinenza e impotenza - tipiche della prostatectomia radicale, tecniche riservate a pazienti con tumori localizzati - ed ecco l'importanza della diagnosi precoce - o a crescita molto lenta. Abbiamo ascoltato poi il Dott. Roberto Miano - Policlinico Tor Vergata, Roma e il Dott. Cosimo De Nunzio - Ospedale Sant'Andrea, Roma, Presidenti del Congresso, parlarci dell'approccio alla ipertrofia prostatica benigna, in base ai sintomi, agli eventuali danni a vescica e reni provocati dall'ingrossamento della ghiandola e quindi al non completo svuotamento della vescica a causa del passaggio ostruito. Naturalmente il primo approccio è quello medico, e il Dott. De Nunzio ci parla di quali farmaci oggi siano a disposizione per ridurre il volume della prostata e per il controllo dei sintomi - in abbinamento ad uno stile di vita che elimini fattori di rischio quali la sindrome metabolica che si è scoperto avere una qualche influenza sull'ipertrofia, ma in caso di ricorso alla chirurgia oggi le metodiche sono sempre meno invasive e se fino a qualche tempo fa il gold standard era l'intervento cosiddetto Turp con resezione endoscopica dell'adenoma oggi la Tecnica Laser - Holep o Green Laser di ultima generazione per la vaporizzazione della ghiandola - e sul Green Laser e la sua efficacia si è incentrata l'attenzione del meeting - consentono interventi anche in pazienti con problemi di coagulazione grazie al minor sanguinamento, anche su prostate grandi, con ricovero di 24 ore e cateterismo minimo.
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