Per alcuni tumori al polmone - caratterizzati da una particolare mutazione genetica - ci sono speranze da nuovi farmaci che potranno essere assunti anche senza abbinamento con la chemioterapia
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Poter curare i tumori senza chemioterapia, una speranza di tutti i malati oncologici e dei loro familiari. Fino ad oggi però erano ben pochi i casi in cui si poteva fare a meno di ricorrere a quella che ancora oggi è il gold standard delle terapie oncologiche mediche, spesso in abbinamento con la chirurgia e la radioterapia. Ultimamente le cose stanno cambiando ed in alcuni casi ad esempio l'abbinamento con farmaci biologici ha dato ottimi risultati, soprattutto in caso di diagnosi precoce. Ma adesso per alcune forma tumorali è allo studio una nuova molecola che potrebbe agire anche senza l'utilizzo di chemioterapici tradizionali. Si tratta di un farmaco indicato per il trattamento del tumore del polmone nei casi in cui vi sia la mutazione dei geni Egfr e Alk. Per questi tumori - quando siano metastatici e non operabili - è già disponibile un farmaco che nel 20% dei casi dà buoni risultati con sopravvivenza triplicata e percentuale di riduzione della massa tumorali intorno al 70% contro il 35% ottenuto con la chemio. Ma allo studio è una nuova molecola che potrà essere utilizzata in caso di resistenza al farmaco di cui abbiamo parlato qui sopra e che potrà essere somministrata senza ricorso alla chemioterapia, primo passo verso quella terapia "chemio-free" che tutti si augurano possa essere messa a punto per tutte le forme tumorali.