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Per i bambini e adolescenti autistici la pet therapy è un supporto prioritario e convivere con un cane o un gatto può aiutare il processo di socializzazione -  l'importanza di scegliere l'animale più adatto ad ogni tipo di bambino


La pet therapy, la vicinanza  ad un animale quindi, può essere di supporto in molte patologie, ma nel disturbo autistico occupa un ruolo prioritario nel processo di interazione e socializzazione del bambino. Sappiamo ad esempio come l'ippoterapia possa essere un percorso di supporto molto valido e la riabilitazione equestre da sempre può essere affiancata ad altri strumenti terapeutici, ma anche la presenza in casa di un cane può essere un valido aiuto nel favorire nel bambino autistico quell'interazione con gli altri che spesso è lo snodo più difficile da superare anche per i genitori. ma oggi un nuovo studio dell'Università del Missouri ci fa sapere che ogni bambino autistico trarrà maggiori benefici se gli si affiancherà l'animale più adatto, tant'è che si è potuto verificare che alcuni bambini entravano maggiormente in sintonia con un gatto, altri con un pesce rosso, altri ancora con piccoli roditori o conigli, o ancora uccellini. E' quindi fondamentale stabilire quale possa essere l'animale preferito del bambino, magari portandolo in una fattoria o allo zoo per vedere la sua reazione e poi affiancargli quello che diventerà non solo il suo compagno di giochi ma un vero e proprio stimolo per imparare a creare un rapporto di empatia con chi vive intorno a lui.
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