Piaghe da Decubito (o Ulcere da Pressione)
I pazienti più a rischio e le zone della pelle più fragili - Come fare prevenzione nelle lunghe immobilità L'importanza di riconoscere i primi segni sulla pelle per intervenire precocemente
Le terapie avanzate a seconda del grado della lesione
Prof. Giuseppe Zuccalà, Polcilinico Agostino Gemelli, Roma
Quando un paziente trascorre un lungo periodo a letto senza potersi muovere rischia di andare incontro a delle ulcere da pressione, le cosiddette piaghe da decubito, che nella maggior parte dei casi potrebbero essere prevenute con la dovuta attenzione e soprattutto conoscendo quale è la loro prima manifestazione cutanea, cosicchè si possa trattarle con facilità con semplici manovre, mentre nelle forme più gravi comportano rischio di infezioni anche ossee. E per conoscere quali sono le persone più a rischio, le zone più fragili e come fare prevenzione nelle lunghe immobilità abbiamo incontrato il Prof. Giuseppe Zuccalà, Direttore dell'Unità di Geriatria del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato che quando sia previsto un lungo periodo di immobilità si deve anche imparare a mobilizzare il paziente ogni poche ore per evitare che la pressione diventi costante su alcuni punti, soprattutto quelli più fragili, come osso sacro, talloni, gomiti, scapole... Molto importante, soprattutto nel pazienti anziani, è mantenere un buon stato nutrizionale perchè uno stato di malnutrizione è un fattore di rischio importante. Anche i materassi a volumi variabili possono aiutare, ma senza la mobilizzazione manuale risultano purtroppo insufficienti. Fondamentale resta poi individuare la lesione quando ancora non si è manifestata in modo conclamato ma ha comunque provocato un arrossamento che testimonia l'iniziale processo che si sta sviluppando al di sotto dello strato di epidermide visibile. Il grado di lesione (che va da 1 a 4 a seconda se la si sia in presenza di semplice arrossamento, di lesione superficiale, di lesione che arrivi al derma e di lesione che si estenda al muscolo o fino all'osso) è quello che determina poi la strategia terapeutica che comprende una detersione accurata e mai aggressiva medicamenti semplici fino a terapie avanzate con prodotti antibatterici che devono prevenire le infezioni. Nel caso invece in cui si sia in presenza di tessuto necrotica si dovrà procedere ad un courrettage chirurgico. E su tutto resta importante che la famiglia di un paziente costretto a letto, sia giovane con malattie neurologiche sia anziani per fratture o altre patologie invalidanti, sia informata di come detergere quotidianamente la cute, di come valutare eventuali arrossamenti di come mobilizzare periodicamente il paziente, perchè se prevenire le piaghe è solo questione di accortezze e regole d'igiene trattarle in fase avanzata può diventare estremamente complesso e comportare sofferenze importanti e invalidanti.
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