Piede Diabetico Piede neuropatico e piede ischemico, che differenze? - Ispezione del piede, pedicure corretta e scarpe idonee come prevenzione Indagini strumentali (doppler, pressione del piede, elettromiografia...) e trattamento delle ulcere con medicazioni avanzate Rivascolarizzare l'arto con l'angioplastica per evitare nuovi episodi Prof. Dario Pitocco, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Una fra le complicanze più diffuse e più temute del diabete è sicuramente il piede diabetico che può essere un piede neuropatico quindi con un danno dei nervi (con conseguente ridotta sensibilità e rischio di non percepire il dolore di una eventuale lesione) o piede ischemico (quindi dovuto ad una arteropatia periferica con scarsa irrorazione sanguigna). L'attenzione e la prevenzione del piede diabetico sono alla base di ogni percorso che ogni persona con diabete dovrebbe intraprendere, ma oggi vi sono numerose strategie, sia diagnostiche sia terapeutiche per far sì che non si arrivi all'amputazione di uno o più dita o dell'intero piede come si rende necessario nei casi più gravi. E per parlare di piede diabetico abbiamo incontrato il Prof. Dario Pitocco, Specialista in Diabetologia al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha ricordato l'importanza di una ispezione periodica del piede, di non trascurare nessuna lesione anche quelle apparentemente innocue, di porre grande attenzione nella cura del piede (dal tagliare le unghie al trattamento dei calli...) di indossare sempre scarpe e plantari idonei e di rivolgersi ad un centro specializzato in caso di anomalie sia a livello della pianta, che del tallone che della gamba. Fondamentale a quel punto è avviare una serie di accertamenti che possono andare dalla misurazione della pressione a livello del piede al doppler fino all'elettromiografia per stabilire le condizioni vascolari e dei nervi, e poi trattare le ferite con medicamenti dedicati o eseguire un debridement chirurgico, quindi una pulizia della ferita in caso sia insorta una infezione. Ma la cosa più importane è provvedere ad una rivascolrizzazione del piede tramite un'angioplastica per evitare che gli episodi si ripetano, e seguire il paziente nel tempo con follow up periodici anche una volta che la lesione sia guarita.
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