Position Paper sui farmaci biosimilari in oncologia di AIOM, SIF, SIFO, CIPOMO e Fondazione AIOM Per quali pazienti, con quali modalità Qualità, sicurezza, efficacia e informazione requisiti indispensabili
L’avvento dei farmaci biotecnologici in oncologia, come ad esempio gli anticorpi monoclonali, ha costituito una opportunità di cura che si è ormai stabilmente aggiunta alle terapie tradizionali. Dal 2014 la scadenza dei brevetti di alcuni di questi farmaci ha consentito la messa a punto di molecole simili, ma non uguali a quelle dei farmaci originator. Sono i cosiddetti farmaci biosimilari che se superano tutti i necessari passaggi regolatori e vengono garantiti in termini di qualità, efficacia e sicurezza possono rappresentare una valida opzione terapeutica per alcuni pazienti purchè la scelta di somministrarli sia in pazienti naive, quindi all’esordio di malattia, sia a pazienti già in cura con il passaggio chiamato switch, resti sempre affidata esclusivamente al medico curante e sempre che ci sia una corretta ed attenta informazione dei pazienti da parte dei clinici. Sono questi alcuni dei punti del Position Paper sui farmaci biosimilari in oncologia firmato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dalla Società Italiana di Farmacologia (SIF), dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO), dal Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) e da Fondazione AIOM e presentato al Ministero della Salute.
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Nel corso della Conferenza Stampa di presentazione del Position Paper abbiamo intervistato: Stefania Gori - Presidente Nazionale AIOM Stefano Vella - Presidente AIFA Massimo Di Maio - Univesità degli Studi di Torino Fabrizio Nicolis - Presidente Fondazione AIOM