Premio Sanofi "Angelo Zanibelli - Leggi in Salute" 2016 Le storie di chi ha attraversato la malattia e il disagio per raccontare la sofferenza, la speranza, il coraggio e per condividere emozioni e percorsi di rinascita Il valore terapeutico della scrittura e della lettura
Il Premio Sanofi Angelo Zanibelli "Leggi in salute" è giunto quest'anno alla quarta edizione, dando voce ancora una volta a chi in prima persona o attraverso il percorso di un familiare o di un amico, ha conosciuto la malattia, il disagio, la sofferenza. raccontare e raccontarsi ha un valore terapeutico all'interno di un cammino di difficoltà fisiche o psicologiche, e leggere le storie di chi, con tenacia, speranza e coraggio ha lottato contro le avversità, è sempre un'emozione profonda, che mette in comunicazione stati d'animo lontani ma che grazie alla parola diventano esperienze comuni. I libri che sono giunti alla selezione finale parlano di anoressia, autismo, malattie genetiche ereditarie, persone che vivono in un minimo stato di coscienza e dei loro familiari, adolescenti che lottano contro un tumore, identità sessuale... tutti temi che coinvolgono non solo la sfera provata ma la società tutta, che fanno riflettere tutti noi su cosa voglia dire trovarsi di fronte a scelte difficili, a conflitti, a ostacoli che sembrano insormontabili e che invece con la voglia di vivere e di lottare si riescono a superare, diventano, attraverso la testimonianza, esempio e stimolo per chi sta affrontando un momento difficile. Oltre ai due premi letterari - premio esordienti a Michaela Boero per "Briciole di me" dedicato alla sua lunga storia di anoressia e premio Zanibelli a Cristina Petit " Salgo a fare due chiacchiere", racconto della quotidianità che familiari e volontari vivono in reparto di long care con persone in stato vegetativo sono stati assegnati alcuni premio speciali.
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Il primo è andato al Prof. Mario Melazzini, oncologo e ricercatore, malato di SLA da oltre 10 anni, che non solo non si è arreso alla malattia ma ha deciso di dedicare le sue energie alla collettività accettando pochi mesi fa l'incarico di Presidente AIFA, al libro "Il prezzo della fedeltà" scritto da Roberto Riccardi per raccontare la storia di Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito davanti a Palazzo Chigi e a Bebe Vio, medagia d'oro alle recenti paraolimpiadi di Rio nel fioretto individuale che con il suo slancio ed entusiasmo in pedana ha ricordato a tutti noi che si può vincere sempre. Nel corso della serata finale del premio abbiamo ascoltato Fulvia Filippini, Direttore Public Affairs di Sanofi Italia, le due vincitrici, Cristina Petit e Michaela Boero e la il ministro Beatrice Lorenzin membro della giuria di cui il presidente è fin dalla prima edizione del premio Gianni Letta.