'Progetto Giovani' per gli adolescenti malati di tumore Offrire l'eccellenza delle cure oncologiche ma anche progetti che aiutino i ragazzi a vivere la loro adolescenza oltre la malattia (sport, arte, gioco, studio...) - Il supporto psicologico ai giovani pazienti e alle loro famiglie Dott. Andrea Ferrari, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
Quando un adolescente riceve una diagnosi di tumore va in frantumi non solo il suo presente ma anche tutti i progetti che riguardano il suo futuro perchè le terapie impongono uno stop di almeno qualche mese, in cui la quotidianità viene stravolta e in cui le attività di sport, socialità, e studio devono essere reinventate secondo nuovi tempi e modi. E per andare incontro ai bisogni non solo fisici ma anche psicologici dei ragazzi che si ammalano all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è stato creato il "Progetto Giovani" per offrire l'eccellenza delle cure oncologiche ma anche il supporto psicologico, la possibilità di fare attività fisica in sicurezza seguiti da medici e fisioterapisti e di studiare in ambienti loro dedicati con insegnanti dedicati. A parlarci di tutte le iniziative messe in piedi negli ultimi anni sono il Dott. Andrea Ferrari, Responsabile del Progetto Giovani, il Dott. Carlo Clerici, psicologo clinico, la Dott.ssa Laura Veneroni, psicologa e psicoterapeuta, il Dott. Matteo Silva, educatore e il Dott. Marco Chisari che formano l'equipe che segue i ragazzi ogni giorno. La priorità ovviamente è quella di trovare protocolli oncologici dedicati agli adolescenti per offrire loro le cure migliori, ma a fianco alle terapie non deve mancare mai il supporto psicologico per aiutare i ragazzi e le loro famiglie a superare le difficoltà del periodo in cui fanno le terapie e anche dopo perchè spesso le fragilità si manifestano nel momento in cui si deve riprendere una vita "normale", con il reinserimento nella scuola, nel gruppo... Un ruolo importante lo ha l'attività fisica con una palestra dedicata dove i ragazzi possono andare anche nei giorni in cui sono a casa fra una terapia e l'altre, e l'aula di studio dove possono preparare esami e non rimanere indietro con il programma. Ma la sala più speciale è quella dedicata ai giochi, alla musica, all'incontro con gli amici, dove i genitori non entrano per lasciare ai ragazzi quell'indipendenza e quella privacy che le terapie impediscono negli altri momenti della giornata. Lì i ragazzi giocano alla playstation, vedono un film o una partita dii calcio, incontrano gli amici e ritrovano quella "Leggerezza" così necessaria alla loro età. E fra i tanti progetti uno particolarmente importante è quello di "Nuvole di Ossigeno" un brano composto dai ragazzi dell'Istituto che è diventato un video con i componenti del gruppo Elio e le Storie Tese. Perchè l'arte terapia, permettere quindi agli adolescenti di esprimere la loro creatività ma anche l'ansia legata alla malattia, è un passaggio fondamentale per aiutarli ad attraversare il periodo di cura e a riappropriarsi del proprio futuro.
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