"Progetto Haemodol": conoscere e trattare il dolore in emofilia
Una alleanza multidisciplinare per la conoscenza e il trattamento del dolore nei pazienti con emofilia
Prevenire il sanguinamento (e di conseguenza dolore e danno articolare)
con la profilassi e i nuovi farmaci a lunga emivita che permettono di ridurre il numero di infusioni
Trattare il dolore sia acuto che cronico con strategie terapeutiche personalizzate
Quando si parla di emofilia, malattia emorragica legata alla mancanza o alla riduzione di alcuni fattori della coagulazione del sangue, la prima problematica che viene evidenziata è il rischio sanguinamento, mentre poco si sa e poco si fa per il dolore cronico con cui convive oltre il 50% dei pazienti emofilici, e che rappresenta il primo campanello d’allarme di un danno articolare.
Indagare il tipo di dolore del paziente emofilico, trattarlo adeguatamente con terapie personalizzate e prevenirlo laddove possibile è l’obiettivo del progetto HAEmodol, nato da un gruppo di ematologi, terapisti del dolore e Siaarti, promosso da Sobi italia, con l’obiettivo di condividere le conoscenze dei clinici, i bisogni dei pazienti e migliorare le strategie di intervento, soprattutto oggi che grazie alla profilassi si riesce a prevenire i sanguinamenti e l’artropatia correlata e si può, con l’avvento dei nuovi farmaci ad emivita prolungata, ridurre il numero di infusioni settimanali con un evidente miglioramento della qualità di vita e un conseguente aumento dell’aderenza terapeutica. Nel corso della conferneza stampa di presentazione del Progetto Haemodol abbiamo intervistato: Cristina Santoro, Ematologa, Dip. Biotecnologie Cellulari ed Ematologia, Sapienza, Univ. di Roma Consalvo Mattia, Terapista del dolore, Dirigente U.O.C. Anestesia del Polo Pontino de La Sapienza Antonio Corcione, Presidente SIAARTI - Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva Francesco Cucuzza, Consigliere FedEmo Maria Tommasi, Medical Director Sobi Italia |
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