Trapianti di Fegato
Quali Patologie ne beneficiano e quali Pazienti possono entrare in lista
Nuovi farmaci per ridurre il rischio di Rigetto
Le Nuove Tecniche e il Futuro dell'Epatologia con i farmaci per sconfiggere l'epatite C e ridurre così i trapianti
Prof. Mario Angelico, Policlinico Tor Vergata, Roma
I trapianti di fegato sono una conquista assoluta della medicina, che offrono una possibilità di sopravvivenza anche a pazienti che un tempo non avrebbero potuto avere accesso alle cure. Naturalmente è fondamentale lo studio accurato del paziente per valutare se sia nella condizione per poter accedere al programma trapianto e la gestione del percorso dal prima, all'immediato post operatorio, al lungo periodo, per valutare eventuali complicanze - la prima e più famosa, quella del rigetto, è oggi meglio controllabile con nuovi farmaci - e per evitare il ritorno della patologia originaria che quasi sempre è dovuta al virus B o C con conseguente cirrosi. Parliamo di tutto questo con il Prof. Mario Angelico, Direttore dell'Unità di Epatologia del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha parlato di quali patologie portano alla necessità di ricorrere ai trapianti - la cirrosi nella stragrande maggioranza dei casi - e di come oggi si possa valutare anche la possibilità di intervenire anche in caso di tumore qualora non vi siano metastasi. L'inquadramento del paziente resta un punto fermo per l'inserimento nella lista dei trapianti e la gestione del dopo trapianto deve essere estremamente accurata per gestire ogni eventuale problematica che dovesse insorgere. Chiaramente la prima preoccupazione in caso di trapianto resta il rischio rigetto ma oggi con i nuovi farmaci a disposizione si riesce ad avere una percentuale di rigetto molto più bassa rispetto al passato, mentre la recidiva della malattia di partenza resta un nodo cruciale. Sicuramente i nuovi farmaci per combattere l'epatite C apriranno la strada ad una nuova era, riuscendo ad evitare il trapianto a moltissimi pazienti, e le tecniche sempre più sofisticate - come la Split che consente di utilizzare un unico fegato dividendolo in due per poter effettuare due trapianti, soprattutto pediatrici - come pure la possibilità, già presente in America e che si spera arriverà presto anche in Italia, di poter avere anche donazioni da paziente a cuore non battente potrà sopperire alla cronica mancanza di donatori.
|
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Alta Definizione
Cliccare sul Rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero |