RADIO-DIAGNOSTICA ONCOLOGICA D'AVANGUARDIA IMAGING FUNZIONALE, RADIOGENOMICA, BIOPSIA VIRTUALE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE LE PAROLE CHIAVE PER DIAGNOSI PIU' PRECISE, PER VALUTARE LA RISPOSTA ALLE TERAPIE E PER STUDIARE NON SOLO IL VOLUME MA ANCHE LA FUNZIONE DEL TUMORE
La diagnosi è un passaggio essenziale per poter impostare una terapia corretta. In campo oncologico i cardini della diagnostica sono: diagnosticare il tumore ad uno stadio iniziale, fare una valutazione precisa del tumore e fornire informazioni preziose a chi dovrà decidere la strategia terapeutica. Oggi la radiodiagnostica in campo oncologico ha parole nuove per una diagnostica sempre più sofisticata. Fra queste imaging funzionale, biopsia virtuale, radiogenomica. Ne abbiamo parlato con Evis Sala, neo direttore del centro avanzato di Radiodiagnotica della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS- Fra i temi: L'imaging funzionale che permette di vedere non solo l’anatomia del tumore, quindi volume e dimensioni, ma anche la funzione di un tessuto e la sua vitalità perchè dopo un trattamento un tumore potrebbe anche mantenere lo stesso volume ma essere morto e necrotico, e questa è una informazione preziosa per comprendere l'andamento della malattia e valutare la risposta al trattamento oncologico - La radiogenomica, quindi integrare l’imaging tradizionale con le scienze omiche che ultimamente sono al centro degli studi e delle ricerche più avanzate. - La biopsia virtuale che ad esempio nel caso di metastasi permette di individuare la lesione "driver" cioè quella che contiene maggiori informazioni sulle resistenze del tumore alle cure e partire da quel tessuto per una biopsia vera e propria. - Intelligenza artificiale e un algoritmo che consente in appena 10 sec di valutare l’estensione totale di un tumore permettendo in tempo reale di studiare la massa con maggior precisione.