Ritardo Psico-Motorio dei bambini Cosa vuol dire? Quali indagini per capire il margine di recupero? Il ruolo della famiglia e della scuola per un programma terapeutico che aiuti il bambino a raggiungere gli obiettivi fissati in base alle sue potenzialità Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
La diagnosi di ritardo psicomotorio in un bambino è estremamente generica e un genitore di fronte all'incertezza per il futuro si chiede quanto potrà recuperare il proprio figlio, che tipo di vita sociale e scolastica avrà, quale il percorso migliore per aiutarlo a colmare il gap fisico o psichico o sociale. E per conoscere il percorso più corretto che una famiglia possa fare, insieme ai medici e agli insegnanti, abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come ogni diagnosi di "ritardo psico-motorio" si riferisca ad uno scollamento fra lo sviluppo di un bambino e quelli che sono considerati gli standard per la sua età. Naturalmente il ritardo può essere fisico o psichico, o entrambi, come ad esempio nello star seduto in posizione eretta, o nel linguaggio, o nell'apprendimento, o nella socialità e nel gioco, ed è molto difficile in una prima fase diagnostica poter rispondere alla domanda che ogni genitore si pone e cioè "Che margine di recupero ha mio figlio?". Alcune indagini strumentali possono orientare verso la comprensione del problema, ma poi ogni bambino ha una sua risposta e talvolta il ritardo viene recuperato nel tempo. Fondamentale è il ruolo della famiglia e della scuola per impostare un programma che stimoli il bambino - stimolazioni cognitive, di linguaggio, di gioco... - che lo aiutino a migliorare con un "allenamento" costante, soprattutto nei primi anni di vita quando la plasticità cerebrale consente margini di recupero maggiori. Sicuramente una diagnosi di ritardo psico motorio è destabilizzante per ogni genitore e il ruolo del medico deve essere quello di aiutare i genitori a gestire nel quotidiano la problematica facendo loro un training per insegnare quale siano gli obiettivi da raggiungere nello sviluppo cognitivo e motorio del bambino compatibilmente con le sue possibilità, fissare esercizi e tempi e valutare la risposta nel tempo per affinare ulteriormente il programma di recupero. E il supporto psicologico alla famiglia è fondamentale per accettare una diagnosi di ritardo psicomotorio e per imparare a considerare valore le fragilità del proprio figlio.
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