Sclerosi Multipla
Quali cause note - Difficoltà di fare diagnosi per i tanti sintomi - Indagini - Terapie di mantenimento e delle Ricadute - Terapie Complementari (alimentazione, riabilitazione) Neurostimolazione nei casi resistenti
Prof. Diego Centonze, Policlinico Tor Vergata, Roma
La Sclerosi Multipla - malattia neurodegenerativa demielinizzante che colpisce numerose aree cerebrali determinando deficit e disabilità - esordisce solitamente intorno ai trent'anni, colpisce in forma più o meno aggressiva prevalentemente le donne - il rapporto è di 3 donne per ogni uomo colpito - e ha un andamento progressivo con periodi di remissione. Soprattutto nella fase iniziale i sintomi sono tra i più vari - disturbi sensitivi, di forza, di equilibrio, della vista... - e anche di difficile interpretazione perchè spesso, dopo il loro primo manifestarsi, regrediscono spontaneamente anche per degli anni e questo comporta un ritardo diagnostico che porta di conseguenza ad iniziare le terapie quando la malattia è in fase più avanzata. Parliamo di Sclerosi Multipla con il Prof Diego Centonze, Direttore del Centro Sclerosi Multipla del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci spiega a che punto sono le ricerche per individuare esattamente il processo degenerativo causato dalla malattia, quanto sia importante arrivare ad una diagnosi certa non solo con l'esame clinico del paziente ma con indagini strumentali come la risonanza magnetica e i potenziali evocati visivi, iniziare il trattamento il più precocemente possibile per ridurre il rischio di ricadute e limitare nel tempo le possibili disabilità. Il Professore ci parla poi della gestione delle ricadute per limitarne la durata nel tempo e la gravità. A fianco alle terapie di grande importanza è anche lo stile di vita con un'alimentazione ricca di antiossidanti e tutte quelle terapie complementari - tra cui la riabilitazione che occupa un ruolo primario nella gestione a lungo termine della malattia perchè oltre ad aiutare a risolvere problemi di equilibrio o di mobilità interferisce in modo importante proprio sui meccanismi d'azione della malattia - che possono aiutare meglio gestire i sintomi e a controllarli. Nei casi resistenti ai farmaci ci sono opzioni alternative come il trapianto di cellule staminali ematopoietiche che aiutano a ricostituire il sistema immunitario o la stimolazione magnetica transcranica, tecnica non invasiva che va a stimolare determinate aree del cervello per riattivarle nel caso siano danneggiate. Affrontiamo poi due tematiche che negli ultimi anni hanno acceso molte speranze e cioè l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale e il coinvolgimento dei metalli pesanti nell'insorgenza della sclerosi multipla. Ascoltiamo poi dal Prof. Centonze le ultime novità dalla ricerca - per esempio al momento si sta indagando sull'interazione fra infiammazione e neurodegenerazione per capire l'implicazione del sistema immunitario mentre nel campo farmacologico è in arrivo un farmaco la cui assunzione sarà per bocca migliorando di molto la qualità di vita dei pazienti. E da ultimo affrontiamo l'ambito psicologico perchè oltre ad un naturale abbattimento che una diagnosi di sclerosi multipla spesso comporta la depressione è espressione lei stessa della malattia - in quanto l'infiammazione va ad interferire sui circuiti cerebrali e va qui affrontata e gestita non solo da un punto di vista emotivo ma clinico considerandola a tutti gli effetti uno dei sintomi della sclerosi multipla.
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