Separazioni e divorzi hanno un effetto negativo sulla qualità del sonno con conseguenze come ipertensione e depressione - L'importanza di non sottovalutare i disturbi che si protraggono nel tempo
Una separazione o un divorzio possono essere destabilizzanti da un punto di vista psicologico, una vita da ricostruire, la crescita dei figli da gestire superando tensioni e attriti, talvolta difficoltà economiche, organizzative, lavorative.... un momento quindi di grande stress che si ripercuote piuttosto frequentemente sulla salute e come primo sintomo di disagio spesso si va incontro a disturbi del sonno, ritenuti quasi normali nei primi sei mesi dopo una separazione, quasi che il fisico abbia bisogno di ritrovare un equilibrio individuale ed esprima questo disagio attraverso diverse forme di insonnia. Ma se il disturbo tende a persistere allora è evidente che il problema va affrontato in modo più approfondito perchè - al di là dell'esigenza di ritrovare una serenità senza la quale difficilmente si può riprendere in mano la propria vita - continuando a persistere i disturbi del sonno possono subentrare anche problemi di salute come ipertensione oltre ad una forma più o meno sfumata di depressione. Il legame fra mancanza di sonno post separazione e ipertensione è stato tra l'altro evidenziato da un recente studio dell'Università dell'Arizona che ha preso in esame un gruppo di persone nel corso di oltre sette mesi in cui veniva misurata la pressione in relazione all'intensità dei disturbi del sonno ed stato verificato che più a lungo duravano i disturbi del sonno dopo la separazione più aumentava il rischio di andare incontro ad ipertensione. Una terapia cognitiva comportamentale o uno stile di vita teso ad eliminare al massimo lo stress sono stati i rimedi proposti al gruppo di controllo per ritrovare un corretto ritmo sonno veglia e non dover quindi iniziare una terapia antipertensiva.