Soluzioni per l'Incontinenza Urinaria Maschile
dopo la Chirurgia per il Tumore alla Prostata con la Chirurgia Mininvasiva
Prof. Magnus Von Heland
L'intervento di prostatectomia radicale, quindi con l'asportazione totale della ghiandola prostatica, quasi sempre riservato a casi di tumore alla prostata può lasciare come conseguenza un'incontinenza urinaria oltre a problemi della funzione erettile. per quanto riguarda l'incontinenza urinaria è bene sapere che prima di una valutazione del danno è bene aspettare alcuni mesi perchè nel tempo c'è una ripresa spontanea della vescica. Se però trascorsi alcuni mesi l'incontinenza è ancora presente - e può esserlo in forma moderata, media o grave - è bene allora rivolgersi all'esperto perchè oggi vi sono svariate tecniche in grado di risolvere il problema. Ne parliamo con il Prof. Magnus Von Heland, Specialista Urologo del Policlinico Umberto Primo Responsabile del Centro Pilota per il Trattamento dell'Incontinenza Urinaria. Il Professore ci illustra le varie tecniche a disposizione - dalla SLING che prevede l'uso di fascette per sostenere l'uretra, alla protesi - dalle più semplici alle più complesse - che permettono di controllare la minzione, tecniche che vanno scelte in base alle condizioni fisiche del paziente e alla gravità dell'incontinenza e ci spiega l'importanza di rivolgersi quanto prima ad un centro altamente specializzato - mentre dalle statistiche risulta che possono passare anche anni prima di accedere alla chirurgia mininvasiva per risolvere l'incontinenza post chirurgica - per evitare che il disagio fisico si trasformi anche in disagio psicologico portando il paziente ad isolarsi e a soffrire in silenzio.
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