Sopra i novant'anni più rischi delle infezioni che dai tumori - La polmonite (dopo la vecchiaia in sè) è la prima causa di morte fra gli ultracentenari
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Il King's Collage di Londra ha pubblicato su Plos One un importante studio sulle cause di morte di oltre 35.000 ultracentenari e ha potuto rilevare che se al primo posto fra le cause c'è la vecchiaia in sè, il processo diciamo così fisiologico di decadimento del corpo, con il 265 dei casi,al secondo posto si colloca la polmonite con il 20%, seguita molto a distanza dalle malattie cardiache con il 9% e dai tumori con il 5%, mentre nella popolazione fra gli ottanta e gli ottantacinque le malattie cardiache hanno un'incidenza del 25% e le malattie cardiache del 20%. Questo a conferma che la replicazione cellulare nei grandi anziani è molto lenta e quindi difficilmente un tumore rappresenta un reale pericolo, mentre il sistema immunitario è il punto fragile perchè indebolendosi espone gli anziani al rischio polmonite che spesso non può essere trattata con grande aggressività per il rischio di compromettere la funzione renale con gli antibiotici. E' soprattutto a causa di ricoveri ospedalieri - magari in occasione di una frattura del femore - che gli anziani contraggono la polmonite, motivo in più per prestare grande attenzione all'igiene nelle camere dei pazienti, ragione per cui recentemente è stata istituita la "Giornata mondiale del lavaggio delle mani" per ricordare a tutti quanto sia fondamentale rispettare determinate regole nei nosocomi, prima fra tutti quella di lavarsi le mani con gel alcolici prima di entrare nelle camere dei pazienti, soprattutto se anziani e immunodepressi.