Sperimentata la prima mano bionica
che permette di avere la sensazione tattile degli oggetti
Frutto della collaborazione internazionale - ma con forte presenza italiana (Politecnico di Losanna, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, l'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, l'Università Campus Bio-Medico di Roma, l'IRCSS San Raffaele di Roma, l'Istituto IMTEK dell'Università di Friburgo) - è stata ottenuta la prima mano robotica in grado di restituire al paziente la sensazione tattile degli oggetti, consentendogli di distinguere una superficie liscia da una ruvida, una bottiglia di vetro da una di plastica. E in più di dosare la forza per prendere gli oggetti in base alla loro consistenza. E' stata testata per oltre un mese su un uomo danese che aveva perso la mano nel 2006 a causa dello scoppio di un petardo e l'intervento è stato effettuato al Policlinico Gemelli di Roma. Grazie a dei sensori impiantati sui nervi mediani e ulnari del braccio la protesi è in grado di inviare al cervello gli stimoli e le risposte ottenute con il movimento della mano. Il passo successivo sarà quello di impiantare i sensori direttamente nel cervello affinchè il "dialogo" fra la mano e il cervello sia il più funzionale possibile.