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Steatosi Epatica NAFLD (fegato grasso) e Steatoepatite non alcolica NASH
Quali sono i fattori di rischio e il legame con sovrappeso e sindrome metabolica
La differenza fra steatosi e steatoepatite non alcolica
Le indagini per la diagnosi e come si interviene
Prof. Antonio Grieco, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, Roma


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La steatosi epatica, comunemente detta fegato grasso, è una patologia caratterizzata da un accumulo di grasso a livello del fegato che nelle fasi iniziali può essere silente e non dar sintomi ma se trascurata può accompagnarsi ad una infiammazione cronica che porta ad un quadro detto di steatoepatite non alcolica (cioè non legata al consumo di alcool), la cosiddetta NASH. che negli anni può evolvere in cirrosi ed epatocarcinoma. La diagnosi può essere casuale nel corso di una ecografia epatica, esame semplice, non invasivo che può fornire grandi informazioni sul fegato,  e può essere accompagnata da una serie di analisi ematochimiche, le transaminasi in primis, che possono risultare alterate. E' importante conoscere i fattori di rischio, che sono gli stessi della sindrome metabolica -  quindi sovrappeso o obesità, ipertensione, diabete e ipercolesterolemia - per poter diagnosticare tempestivamente la steatosi epatica quando è ancora in fase iniziale, per poter avviare un percorso che preveda una modifica dello stile di vita, dal momento che non esistono ancora, farmaci in grado di far rientrare la steatosi anche se la ricerca sta lavorando per mettere a punto molecole in grado di contrastarla. Una attenzione particolare va dedicata poi a bambini ed adolescenti che sempre più sono a rischio steatosi in quanto spesso sedentari, con alimentazione troppo ricca di grassi e in sovrappeso. Abbiamo parlato di tutto questo e dell'importanza di conoscere e prevenire la steatosi epatica con il Prof. Antonio Grieco, Direttore UOC di Medicina del Trapianto di Fegato Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma​

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