Studiare una nuova lingua migliora le funzioni cerebrale e modifica addirittura le connessioni fra le aree del cervello, anche nella terza età
Tenere attiva la mente per prevenire il declino cognitivo, soprattutto considerando l'aumento dell'età media e il bisogno di ritardare il più possibile la perdita di funzioni cerebrali. e per far questo si è scoperto che un metodo estremamente efficace è lo studio di una nuova lingua perchè non solo mette in funzione aree altrimenti non attive del cervello, ma ne modifica addirittura la struttura, rendendo possibili connessioni fra aree diverse. Lo studio dell'Università della Pennsylvania ha preso in considerazione la risonanza magnetica di 9 individui prima di far loro seguire un corso di cinese e dopo sei settimane di studio. Il primo dato è che chi aveva già prima del corso connessioni neuronali forti fra le varie aree cerebrali imparava di più e più rapidamente ma soprattutto che dopo sei settimane di studio le connessioni cerebrali erano nettamente migliorare, indipendentemente dall'età confermando i nuovi studi che vedono la possibilità di implementare anche in tarda età le funzioni cognitive. E se il cinese può sembrare troppo impegnativo ci sono moltissime altre lingue più facili da apprendere e che possono darci una mano ad invecchiare meno, e meglio.