Studio AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco):
il 60% dei pazienti anziani non segue correttamente le multiterapie
il 60% dei pazienti anziani non segue correttamente le multiterapie
Gli anziani si sa sono affetti spesso da una multimorbilità con conseguente politerapia. Quello che ci dice in più oggi lo studio dell'Aifa - condotto dal Geriatrics working group dell’Aifa, coordinato da Massimo Fini, direttore scientifico dell’Ircss San Raffaele Pisana, e da Pietro Folino Gallo, direttore dell’Ufficio assessment europeo dell’Agenzia - è che proprio il dover assumere tanti farmaci porta ad una una scarsa aderenza alle terapie con rischi anche gravi. I dati parlano chiaro:
- Un anziano su due oltre i 65 anni nel nostro Paese assume dai 5 ai 9 farmaci al giorno;
- Quasi il 60% della popolazione ultra-65enne manifesta scarsa aderenza alle terapie
contro depressione, ipertensione, diabete e osteoporosi;
- 36.000 anziani sono esposti a possibili rischi per assunzione di 2 o più farmaci
aritmogenici;
- 22.000 sono esposti a pericoli di sanguinamento per uso contemporaneo di 3 farmaci
pro-emorragici;
- 85.000 sono a rischio di insufficienza renale per uso contemporaneo di 3 farmaci
dannosi per i reni.
Si arriva quindi ad avere circa il 50% di pazienti ipertesi o affetti da osteoporosi che non segue correttamente la terapia, senza tener conto delle reazioni avverse dovute all'assunzione di più farmaci.
Dati che devono essere tenuti in grande considerazione e spingere ad un più attento controllo sull'assunzione corretta e continuativa di farmaci da parte degli anziani.
- Un anziano su due oltre i 65 anni nel nostro Paese assume dai 5 ai 9 farmaci al giorno;
- Quasi il 60% della popolazione ultra-65enne manifesta scarsa aderenza alle terapie
contro depressione, ipertensione, diabete e osteoporosi;
- 36.000 anziani sono esposti a possibili rischi per assunzione di 2 o più farmaci
aritmogenici;
- 22.000 sono esposti a pericoli di sanguinamento per uso contemporaneo di 3 farmaci
pro-emorragici;
- 85.000 sono a rischio di insufficienza renale per uso contemporaneo di 3 farmaci
dannosi per i reni.
Si arriva quindi ad avere circa il 50% di pazienti ipertesi o affetti da osteoporosi che non segue correttamente la terapia, senza tener conto delle reazioni avverse dovute all'assunzione di più farmaci.
Dati che devono essere tenuti in grande considerazione e spingere ad un più attento controllo sull'assunzione corretta e continuativa di farmaci da parte degli anziani.