Lo studio dei Micro RNA nel tumore al seno (di tipo luminale) per valutare il rischio di ricadute La presenza di uno specifico Micro RNA nel tessuto tumorale è un fattore preventivo e abbassa il rischio di metastasi nel tempo - Micro RNA nel sangue e Biopsie Liquide il futuro della diagnosi precoce
Prof.ssa Maria Grazia Daidone, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
I più recenti studi sui tumori hanno fatto emergere chiaramente come lo studio molecolare oltre che istologico sia fondamentale per inquadrare il tipo di cellule tumorali e di conseguenza individuare la terapia più mirata. E nel caso del tumore al seno di tipo luminale la presenza di uno specifico Micro RNA nel tessuto tumorale è un elemento prognostico estremamente importante per identificare le donne a rischio di recidiva nel tempo. Abbiamo parlato di questa scoperta, pubblicata sul British Journal of Cancer, con l'autrice dello studio, la Prof.ssa Maria Grazia Daidone, Direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Medicina Molecolare dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che ci ha spiegato che il tumore al seno di sottotipo luminale è uno fra i più frequenti (circa il 70% di tutti i tumori al seno, in numero molto maggiore rispetto al tipo basale, i cosiddetti tripli negativi o agli HER2) e che è un tipo di tumore solitamente poco aggressivo, che esprime recettori per estrogeni e progesterone (quindi ormono dipendente) con poca proliferazione e che risponde bene alla terapia ormonale, anche se vi è una quota di tumori luminali più aggressivi che non risponde alle terapie standard e presenta un più alto rischio di metastasi. Ebbene, studiando i Micro RNA presenti nel tessuto tumorale (i micro RNA sono piccole molecole in grado di controllare l'espressione genica e hanno quindi il ruolo di interruttori di attività o mancata attività) è stato visto che la presenza in quantità maggiore di uno specifico Micro RNA (MI R-30*) ha un effetto protettivo sul rischio di sviluppare metastasi nel tempo - lo studio iniziale è stato condotto su pazienti con linfonodi negativi ma poi è stato confermato anche su pazienti con variabili diverse (come linfonodi positivi, dimensione del tumore, grado istologico o genomico) mentre la presenza di questo Micro RNA non ha influenza per altri tipi di tumore non luminali. La Professoressa Daidone ci ha spiegato che questo Micro RNa ha una funzione protettiva (e maggiore è la sua presenza tanto più si abbassa il rischio di ricadute) perchè è in grado di attivare i meccanismi di morte cellulare programmata e(apoptosi) e perchè interferisce sulle potenzialità pseudo staminali delle cellule tumorali. La presenza o meno di questo Micro RNA consente di fatto di impostare terapie più mirate e personalizzate andando a identificare molecole in grado di contrastare o favorire l'espressione delle molecole che interferiscono negativamente o positivamente sulla crescita del tumore. Il fatto che sia un così forte marcatore di prognosi permette di usarlo nel monitoraggio per anticipare la diagnosi di ripresa di malattia consentendo terapie quando le cellule metastatiche sono ancora molto poche. E se questo studio ha analizzato la presenza di Micro RNA nel tessuto tumorale un altro parametro estremamente importante è la presenza di Micro RNA circolante nel sangue, anche questi anticipatori della ripresa di malattia dal momento che le alterazioni del DNA tumorale anticipano di oltre un anno la ripresa di malattia a distanza e quindi questi studi stanno assumendo un ruolo sempre più prioritario sia per una diagnosi precocissima sia per valutare l'efficacia della malattia. E parlando di un immediato futuro parliamo con la Prof.ssa Daidone anche di biopsie liquide (quindi delle informazioni che forniscono fluidi come sangue, urina o saliva) perchè le cellule tumorali rilasciano informazioni in circolo e andare a studiarle consente di valutare quel micro ambiente tumorale che tanta parte ha nello sviluppo della malattia.
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