Labiopalatoschisi
Approccio multidisciplinare (chirurgo, logopedista, otorino, ortodontista, psicologo...) per la programmazione chirurgica e la gestione delle fasi pre operatorie (controllo accrescimento, placche endorali...) e post operatorie (sviluppo corretto dell'anatomia, linguaggio, udito...)
Prof. Stefano Latorre, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
La diagnosi di palatoschisi o labiopalatoschisi, che oggi viene fatta anche in periodo prenatale, sconcerta i genitori e pone molti interrogativi sul percorso più corretto da seguire, il timing chirurgico, le problematiche di accrescimento, il disagio psicologico nell'età scolare, l'importanza della logopedia per migliorare il linguaggio... a queste domande può dare risposta un centro di riferimento dove l'approccio multidisciplinare prenda in carico le problematiche a 360 gradi coinvolgendo diverse figure professionali che nel corso degli anni affiancheranno il bambino e la sua famiglia fino alla risoluzione del problema sia da un punto di vista funzionale che estetico. E per conoscere appunto il percorso più corretto e personalizzato per ogni bambino (anche dopo aver valutato se sia una palatoschisi semplice, o una labiopalatoschisi, mono o bilaterale...) abbiamo incontrato il Prof. Stefano Latorre, Direttore dell'Unità di Chirurgia Plastica e Maxillo Facciale dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ci ha spiegato che fin dalla prima visita alla famiglia viene spiegato quale sarà l'iter da seguire, viene valutato lo sviluppo del bambino (anche in considerazione della possibilità di alimentarsi più o meno correttamente) ed eventualmente vengono utilizzate delle placche endorali per chiudere la schisi fino all'intervento chirurgico che viene eseguito nei primi mesi di vita e a cui seguirà un follow up nel tempo fatto di visite periodiche, training di logopedia per evitare la rinolalia - voce nasale - , intervento dell'otorino in caso di problemi uditivi e chirurgia ortodontica negli anni dello sviluppo per correggere eventuali malocclusioni e mancato sviluppo de mascellare. Senza dimenticare il supporto psicologico sia ai genitori che successivamente al bambino per far sì che nel percorso di guarigione possa avere una vita sociale il più serena possibile.
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