Telemedicina in Età Pediatrica
per monitorare patologie croniche (cardiache, metaboliche, fibrosi cistica...) per ottimizzare le cure e ridurre le riacutizzazioni e le crisi
La telemedicina è uno strumento ormai a disposizione di tutti i
professionisti della salute. Esistono tuttavia ancora ritardi nell’adozione di
questa tecnologia e numerose prospettive di sviluppo. Perché la telemedicina
esprima tutto il proprio potenziale è infatti necessario che essa dimostri un miglioramento della qualità
dell’assistenza, della qualità
della vita dei pazienti e possibilmente una riduzione dei costi sanitari.
Non mancano in Italia esperienze di questo tipo.
Se ne parlerà martedì 9 dicembre a Roma, nel corso della conferenza promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: “Telemedicina e telemonitoraggio per i pazienti in età pediatrica” (dalle 8.30 alle 16.45 nell’Auditorium San Paolo Fuori le Mura – Viale Ferdinando Baldelli, 38 Roma).
«Questa conferenza - spiega Alberto Eugenio Tozzi, responsabile dei progetti di Telemedicina dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – è la prima nel suo genere in Italia. Lo scopo è quello di presentare alcune esperienze nazionali consolidate, alcuni progetti che riguardano l’innovazione in telemedicina pediatrica, il confronto con le realtà internazionali e l’opinione dei pazienti alla luce della propria esperienza. Il Bambino Gesù ha una buona tradizione nel campo del telemonitoraggio dei pazienti in età pediatrica e annovera un numero elevato di pazienti seguiti a distanza».
Le esperienze che verranno presentate riguardano il monitoraggio remoto dei pazienti con dispositivi cardiaci impiantabili. Questi dispositivi, posti sotto la cute del paziente con aritmia cardiaca, registrano gli episodi patologici e trasmettono eventuali segnali di allarme al centro di riferimento di cardiologia. L’apporto fornito dalla telemedicina nel trattamento del diabete mellito. Questi pazienti possono utilizzare piccoli dispositivi portatili in grado di misurare costantemente la glicemia e di trasmettere i risultati ottenuti al centro di Diabetologia. Questo tipo di monitoraggio permette di intercettare oscillazioni eccessive della glicemia del paziente in modo da suggerire un aggiustamento della terapia. Il telemonitoraggio nei pazienti affetti da fibrosi cistica, che possono contare anche loro su dispositivi da utilizzare a domicilio per monitorare la funzione polmonare. Spesso alcuni segni di decadimento di questa funzione possono anticipare i sintomi clinici e consentire di prevenire pericolose riacutizzazioni della malattia di base. Il monitoraggio e la valutazione a distanza del dolore nei pazienti dimessi dopo intervento chirurgico. Un’esperienza che il Bambino Gesù sta portando avanti in via sperimentale tramite un’app per smartphone e tablet che consente a ai genitori e agli stessi bambini di interagire in tempo reale con l’Ospedale. Le informazioni su dolore percepito vengono visualizzate su una piattaforma web monitorata dal personale sanitario dell’Ospedale che può intervenire in caso di necessità.
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma
Se ne parlerà martedì 9 dicembre a Roma, nel corso della conferenza promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: “Telemedicina e telemonitoraggio per i pazienti in età pediatrica” (dalle 8.30 alle 16.45 nell’Auditorium San Paolo Fuori le Mura – Viale Ferdinando Baldelli, 38 Roma).
«Questa conferenza - spiega Alberto Eugenio Tozzi, responsabile dei progetti di Telemedicina dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – è la prima nel suo genere in Italia. Lo scopo è quello di presentare alcune esperienze nazionali consolidate, alcuni progetti che riguardano l’innovazione in telemedicina pediatrica, il confronto con le realtà internazionali e l’opinione dei pazienti alla luce della propria esperienza. Il Bambino Gesù ha una buona tradizione nel campo del telemonitoraggio dei pazienti in età pediatrica e annovera un numero elevato di pazienti seguiti a distanza».
Le esperienze che verranno presentate riguardano il monitoraggio remoto dei pazienti con dispositivi cardiaci impiantabili. Questi dispositivi, posti sotto la cute del paziente con aritmia cardiaca, registrano gli episodi patologici e trasmettono eventuali segnali di allarme al centro di riferimento di cardiologia. L’apporto fornito dalla telemedicina nel trattamento del diabete mellito. Questi pazienti possono utilizzare piccoli dispositivi portatili in grado di misurare costantemente la glicemia e di trasmettere i risultati ottenuti al centro di Diabetologia. Questo tipo di monitoraggio permette di intercettare oscillazioni eccessive della glicemia del paziente in modo da suggerire un aggiustamento della terapia. Il telemonitoraggio nei pazienti affetti da fibrosi cistica, che possono contare anche loro su dispositivi da utilizzare a domicilio per monitorare la funzione polmonare. Spesso alcuni segni di decadimento di questa funzione possono anticipare i sintomi clinici e consentire di prevenire pericolose riacutizzazioni della malattia di base. Il monitoraggio e la valutazione a distanza del dolore nei pazienti dimessi dopo intervento chirurgico. Un’esperienza che il Bambino Gesù sta portando avanti in via sperimentale tramite un’app per smartphone e tablet che consente a ai genitori e agli stessi bambini di interagire in tempo reale con l’Ospedale. Le informazioni su dolore percepito vengono visualizzate su una piattaforma web monitorata dal personale sanitario dell’Ospedale che può intervenire in caso di necessità.
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma