Telemedicina nell'Età Pediatrica
Il Telemonitoraggio di alcuni parametri può aiutare a gestire meglio le malattie croniche: diabete di Tipo 1, Aritmie cardiache, Fibrosi cistica, Dolore postoperatorio
Imparare a conoscere la propria malattia migliora la qualità di vita
Prof. Alberto Eugenio Tozzi, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
Sentiamo sempre più spesso testimonianze del fatto che la tecnologia sta cambiando volto alla medicina e alla chirurgia, e fra le applicazioni più interessanti e più promettenti c'è sicuramente la telemedicina, la possibilità quindi di poter monitorare alcuni parametri autonomamente a casa e trasmettere al proprio medico di riferimento i dati in modo che le proprie condizioni possano essere sempre sotto controllo. Tutto questo aumenta la consapevolezza dei pazienti, la conoscenza della propria malattia e dei campanelli d'allarme che possono prevenire ricadute severe se prevenute o intercettate precocemente. Il rapporto con il medico diventa più stretto, la possibilità di limitare ricoveri è un'opzione che migliora la qualità di vita e l'ansia che qualunque malattia cronica comporta viene ridotta dalla possibilità di trasmettere i propri parametri in qualunque momento. E se la telemedicina può essere utilizzata dalle più svariate categorie di pazienti è sicuramente nell'età pediatrica ed adolescenziale che il telemonitoraggio può avere maggior successo perchè i bambini e le loro famiglie sono partecipi e preparati nei confronti della tecnologia e riescono a vivere la propria malattia con maggior consapevolezza e serenità. E per conoscere uno fra i più interessanti progetti di telemedicina in età pediatrica abbiamo incontrato il Prof. Alberto Eugenio Tozzi, Direttore dell'Unità di Progetto Telemedicina dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che ci ha spiegato come sia importante coinvolgere i ragazzi e le loro famiglie in un percorso che li aiuti a conoscere i sintomi della loro patologia e ad intercettare ogni segno di peggioramento prima che si trasformi in una crisi. Sono tre le categorie di pazienti che ormai da anni sono seguiti con successo con la Telemedicina, e parliamo di bambini che hanno un dispositivo sottocutaneo per il monitoraggio delle aritmie cardiache (e anche coloro che hanno un defibrillatore in grado di erogare la scarica elettrica per rinormalizzare il ritmo cardiaco) di bambini con fibrosi cistica (e vederemo quali parametri vengono monitorati con il contributo del Dott. Sergio Bella - Unità Fibrosi Cistica, Alta Specializzazione "Continuità Assistenziale nelle Malattie Croniche" ) e di bambini con Diabete di Tipo 1 che grazie anche ai nuovi infusori e misuratori della glicemia possono migliorare la loro quotidianità. Un'altra applicazione è quella per il controllo del post chirurgico una volta che il bambino sia tornato a casa grazie ad una App che aiuta i genitori e regolarsi sull'intensità del dolore del bambino. Ma se fino ad oggi si è utilizzata la telemedicina solo in ambiti clinici ora sta cominciando a prendere piede anche l'utilizzo della telemedicina per la gestione di problemi quotidiani in caso di bambini Down o di bambini con asma cronica che hanno necessità di rispettare scadenze e di assumere farmaci con continuità e grazie al costante rapporto con l'ospedale possono meglio gestire l'organizzazione dei vari appuntamenti e della somministrazione delle terapie.
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