Test Genetici sul Cancro e su Malattie Neurologiche
Quale Percorso Psicologico è necessario affrontare prima di avere informazioni che possono cambiare la vita
Dott.ssa Maria Alessandra Pilato
Gli studi sulla genetica sono sempre più raffinati e forniscono sempre più informazioni per lo studio dei tumori ad esempio, per mettere a punto terapie mirate e per conoscere la tipologia della malattia. E sempre più sono una fonte di informazioni non solo per il malato ma anche per i suoi familiari che possono così sapere se sono portatori della mutazione genetica che potrebbe in in futuro far sviluppare quella determinata malattia. E' di qualche mese fa la notizia che Angelina Jolie, la cui madre e zia erano state colpite da un tumore al seno, dopo aver saputo di essere positiva al Gene BRCA1 - coinvolto nello sviluppo del tumore al seno e all'ovaio - abbia deciso di sottoporsi ad una mastectomia bilaterale preventiva. E oltre al tumore al seno ci sono anche test per altri tipi di tumore con alta incidenza familiare, come ad esempio il tumore all'intestino. Ma per arrivare ad effettuare un test il cui risultato può influenzare fortemente la vita futura è bene essere preparati psicologicamente, sapere quali saranno le diverse opzioni e valutare con il proprio medico quali e quando intraprenderle. Parliamo di tutto questo con la Dott.ssa Maria Alessandra Pilato, Psicoterapeuta, che ci spiega come sia fondamentale poter avere il tempo di metabolizzare un eventuale risultato positivo e come sia fondamentale non farlo mai da soli, ma con uno psicoterapeuta che sappia comprendere le motivazioni personali e affiancare nei passaggi necessari per arrivare ad una decisione. E ancora più importante è un percorso psicologico nella gestione dei test genetici in tutte quelle malattie in cui l'informazione non è purtroppo legata alla possibilità di un intervento come nel caso del tumore al seno, ma che serve solo a sapere preventivamente se si verrà colpiti dalla malattia, come ad esempio nella SLA, nella Corea di Hungtinton, nell'Alzheimer, malattie fortemente invalidanti e degenerative che spesso si sviluppano - nelle forme familiari - in giovane età. La Dott.ssa Pilato ha lavorato a lungo con nuclei familiari colpiti dalla SLA e ci parla di come sia delicato fornire un'informazione che può essere motivo di forte abbattimento in soggetti fragili, tanto più che in quei casi sapere che si è a rischio di sviluppare una determinata malattia non significa prendere una decisione sul percorso terapeutico o chirurgico ma prendere decisioni sulla propria vita, sui progetti a breve o lungo termine, sul lavoro, sul formarsi o meno una famiglia, sull'avere figli... tutte decisioni appunto che è bene poter affrontare affiancati da un professionista che aiuti a superare lo shock iniziale, a vivere con consapevolezza le varie tappe di rabbia frustrazione e paura e a trovare il proprio percorso, che è e resta unico anche e soprattutto nei confronti della malattia.
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