Test Prenatali Test di Screening non invasivi (UltraScreen, Dna fetale nel sangue materno...) Test diagnostici invasivi (villocentesi, amniocentesi) L'importanza di un'attenta anamnesi familiare e personale per effettuare i test più indicati per ogni donna L'importanza di test validati in centri di riferimento Prof.ssa Adalgisa Pietropolli, Università di Roma Tor Vergata
Il momento della gravidanza per ogni donna coincide con emozioni di grande gioia ma anche di ansia e preoccupazione per la salute del bambino che aspetta. E dal momento che l'età in cui le donne affrontano la maternità si è alzato negli ultimi decenni superando i 30 anni, è chiaro che i rischi aumentino e la richiesta di informazioni sia un'esigenza sempre più sentita. Oggi la diagnostica prenatale offre molte opportunità alle donne ma è importante che siano scelti con accuratezza e personalizzati sul profilo di rischio personale e familiare di ogni donna. E per conoscere meglio i test di screening non invasivi (che quindi danno solo una indicazione) e i test diagnostici invasivi (che invece confermano un sospetto di diagnosi) abbiamo incontrato la Prof.ssa. Adalgisa Pietropolli Ginecologa - Medicina Prenatale Università di Roma Tor Vergata che ci ha spiegato come prima di effettuare dei test sia fondamentale una consulenza in cui si analizza l'anamnesi personale e familiare della paziente per indirizzare verso le indagini più indicate. L'età naturalmente è un primo fattore di rischio che può orientare verso alcuni test, come pure la presenza di alcune patologie genetiche o ereditarie in famiglia. I test di screening non invasivi di ultima generazione sono due: l'UltraScreen (un abbinamento di un test biochimico e di un parametro ecografico - translucenza nucale - che permette anche di avere immagini precoci sulla morfologia del feto) e la ricerca del DNA fetale nel sangue materno che forniscono informazioni precoci fin dai primi mesi di gravidanza. I test diagnostici invasivi invece sono fondamentalmente due: villocentesi ed amniocentesi che vanno a valutare alcune anomalie cromosomiche responsabili ad esempio della sindrome di Down, e con la Professoressa parliamo anche dei rischi di aborto connessi all'esame. La scelta è quindi ampia e differenziata per donne a basso rischio o ad alto rischio, ma quello che resta fondamentale è rivolgersi ad un centro di eccellenza dove i test siano scientificamente validati e scelti di volta in volta sulla base della reale necessità di ogni donna.
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