Sindrome di Tourette
Tic motori e verbali nei bambini - Cause genetiche e ambientali, aggravate dallo stress
Come comparsi in famiglia e a scuola - Quando i farmaci e quando la terapia comportamentale
Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
I tic motori e verbali nei bambini sono un fenomeno piuttosto comune, che esordiscono solitamente intorno ai sei otto anni e possono essere fenomeni lievi e transitori, magari legati ad un periodo di particolare stress, oppure la manifestazione di quella che viene definita Sindrome de La Tourette dal medico francese che per primo la identificò. Si tratta di una serie di tic motri che inizialmente coinvolgono soprattutto gli occhi, la bocca, le spalle, oppure verbali, dei colpi di tosse ripetuti, un raschiare la gola, manifestazioni che tendono a ripetersi sempre uguali, e in particolari condizioni e tendono solitamente a scomparire quando il bambino è concentrato a fare qualcosa (ad esempio andare in bicicletta). Ma come comportarsi quando un bambino inizia ad avere numerosi tic? Che atteggiamento in famiglia e a scuola? E quando ricorrere ai farmaci o magari ad una terapia comportamentale? Lo abbiamo chiesto al Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato che le origini del problema hanno una componente genetica ed una ambientale, aggravate dallo stress e dall'emotività e che i bambini che ne soffrono avvertono come una pulsione irrefrenabile prima che si scateni la serie di tic, ragione per cui è assolutamente sbagliato rimproverare i bambini o chieder loro di smettere, mentre l'atteggiamento più giusto è quello di non dar peso agli episodi. Più difficile far questo in ambiente scolastico dove spesso bambini con la Tourette - soprattutto quando subentrano dei tic verbali in cui vengono ripetute delle parole a voce alta (soprattutto parolacce) - vengono isolati dal gruppo motivo in più perchè la maestra e i compagni siano a conoscenza del disturbo del bambino in modo da sapere come comportarsi, E se i disturbi diventano fortemente invalidanti si può ricorrere alla terapia comportamentale con cui il bambino impara a rilassarsi per controllare la sequela di tic o i farmaci nei casi più gravi. Naturalmente la Sindrome di Tourette diventa fortemente invalidante nelle forme gravi degli adulti sia a livello lavorativo che sociale ed è importante che il contesto familiare intorno a chi ne soffre sappia gestire nel modo più rassicurante il problema facendo si che la quotidianità sia il meno stressante possibile, perchè qualunque persona con Sindrome de la Tourette può svolgere qualunque lavoro - in un famoso libro Oliver Sacks raccontava di un grande chirurgo affetto da Tourette che era in grado di operare per ore senza avere un solo tic salvo poi "sfogarsi" al termine con una crisi particolarmente violenta - purchè la sindrome sia conosciuta da chiunque gli sia intorno.
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