L'evoluzione del Trapianto di Rene Tecnica di trapianto crociato in combinazione con la desensibilizzazione per superare le incompatibilità genetiche e legate al gruppo sanguigno Trapianti da donatore vivente il gold standard per ampliare il numero di pazienti Prof. Franco Citterio, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, Roma
Quando l'insufficienza renale raggiunge lo stadio terminale le opzioni per il paziente sono fondamentalmente due: la dialisi - emodialisi o dialisi peritoneale - e il trapianto di rene che resta il gold standard terapeutico in quanto restituisce una piena autonomia al paziente con miglior qualità di vita. Gli ostacoli principali alla possibilità di trapianto da vivente che è una soluzione nettamente più auspicabile rispetto al trapianto da donatore deceduto perchè utilizza un organo perfettamente sano sono legate all'incompatibilità fra donatore e ricevente, che sono di due tipi: incompatibilità genetiche e incompatibilità legate al gruppo sanguigno, due difficoltà che negli anni hanno fatto sì che il numero di interventi non fosse così alto come avrebbe potuto grazie alla disponibilità di familiari e amici che nella gran maggioranza di famiglie si offrono di donare un rene al loro caro. Oggi però la ricerca e la tecnologia rende possibile superare questi due ostacoli, grazie a tecniche innovative che ci ha spiegato il Prof. Franco Citterio, Responsabile del Centro Trapianti di Rene del Policlinico Agostino Gemelli di Roma Si tratta di due tecniche distinte, la prima è la tecnica di trapianto crociato, che permette a due o più coppie di incrociare le donazioni (ipotizziamo un marito e una moglie AB non compatibili fra loro, con il donatore B però compatibile con un il ricevente C di un'altra coppia CD il cui coniuge è compatibile con il ricevente della prima coppia - AB e CD si incrociano con donazioni AD e CB). La seconda tecnica è quella della desensibilizzazione che consiste nella "pulitura" del sangue del ricevente effettuata tramite plasmaferesi e in una terapia immunosoppressiva iniziata 30 giorni prima del trapianto per superare l'incompatibilità legata al gruppo sanguigno. Nuove opportunità straordinarie che devono essere sempre accompagnate dalle informazioni ai pazienti e dalla sensibilizzazione sul tema trapianti e donazioni d'organo.
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