Tumore al Polmone: identikit genetico e nuove prospettive di cura I test di caratterizzazione molecolare del tumore permettono oggi di identificare la specifica mutazione genetica e di utilizzare terapie target selettive sulle cellule neoplastiche Le mutazioni genetiche del tumore nel tempo nelle forme avanzate di malattia hanno oggi a disposizione farmaci dedicati
Se fino a qualche anno fa si parlava genericamente di tumore al seno, tumore al polmone, tumore al colon, oggi è sempre più evidente che non esiste un solo tipo di tumore ma molte sottospecie in base alle specifiche mutazioni genetiche, ognuna della quali può beneficiare oggi di farmaci specifici e mirati, le cosiddette target therapy a bersaglio molecolare in grado colpire selettivamente solo cellule neoplastiche. Tutto questo grazie ai test di caratterizzazione molecolare del tumore che nel caso del tumore al polmone possono essere legate a molte mutazioni genetiche (fra cui l'alterazione del gene EGFR, la fusione del gene ALK, la mutazione di ROS...) che possono essere individuate grazie a test sempre più raffinati e precisi sulla base dei quali vengono selezionati i farmaci biologici più idonei, alcuni anche in formulazione orale, e anche senza abbinamento con la chemioterapia. Una rivoluzione copernicana di cui beneficiano anche i pazienti con recidiva di malattia - il tumore ha la capacità di mutare nel tempo creando delle resistenze ai farmaci - perchè sono sempre più le nuove molecole in grado di aggredire anche i tumori in stadio avanzato, e da oggi è disponibile anche in Italia una nuova opzione terapeutica di prima linea per i pazienti ALK positivi con malattia in fase avanzata, un inibitore orale della tirosin chinasi che migliora la qualità di vita e riduce il rischio di progressione di malattia rispetto alla chemioterapia come dimostrato dallo studio PROFILE 1014. Molte opportunità quindi per realizzare quella medicina di precisione che caratterizza sempre più il percorso diagnostico terapeutico in oncologia, purchè sia possibile realizzare una rete di laboratori in grado di offrire a tutti i pazienti, in tutte le regioni italiane, una diagnosi tempestiva basata sull'analisi genetica del tumore al fine di ottimizzare la terapia fin dal momento della diagnosi. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei nuovi studi sul tumore al polmone abbiamo intervistato: Prof. Antonio Marchetti, Direttore del Centro di Medicina Molecolare Predittiva dell'Università degli Studi di Chieti-Pescara e della UOC di Anatomia Patologica all'Ospedale S.S. Annunziata di Chieti Prof. Carmine Pinto, Presidente Nazionale AIOM
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