I nuovi farmaci a bersaglio molecolare per il tumore al seno (anche le forme più aggressive come l'HER 2 positivo) - Farmaci che agiscono in base alle mutazioni genetiche del tumore con maggior efficacia e minor tossicità - Nuove somministrazioni (sottocute) e nuovi farmaci anti nausea Prof. Michele De Laurentiis - Istituto Tumori "Fondazione G. Pascale", Napoli
L'approccio alla cura dei tumori sta radicalmente cambiando negli ultimi tempi e probabilmente si deve cominciare a parlare non più ( o almeno non solo) di malattia d'organo ma di malattia genetica dal momento che sono ormai moltissime le mutazioni genetiche conosciute che sono legate allo sviluppo di neoplasie. E il tumore al seno non fa eccezioni, ecco perchè lo studio molecolare del DNA tumorale sta cambiando le strategie diagnostiche e terapeutiche portando a terapie sempre più personalizzate e mirate contro quei bersagli molecolari che sostengono le cellule tumorali. Accanto a questo anche lo sviluppo dell'immunoterapia oncologica per stimolare il sistema immunitario ed aiutarlo così a combattere le cellule cancerogene. E poi nuove molecole che uniscono il principio dei chemioterapici più potenti con i farmaci biologici, nuove somministrazioni dei farmaci sottocute, nuove terapie per il controllo di nausea e vomito... uno scenario quindi rivoluzionato rispetto al passato di cui abbiamo parlato con il Prof. Michele De Laurentiis, Responsabile dell'Unità di oncologia medica Senologica dell'Istituto Nazionale Tumori "Fondazione G. Pascale" di Napoli che ci ha spiegato come oggi le conoscenze molecolari del tumore consente cure estremamente efficaci anche nelle forme più aggressive come ad esempio l'Her 2 positivo. La possibilità di colpire selettivamente le cellule che contengono il gene che sostiene la malattia permette di ottenere dei trattamenti estremamente mirati ma anche meno tossici. L'abbinamento con la chemioterapia è sempre una opzione primaria ma oggi sono a disposizione anche molecole combinate con farmaci biologici e chemioterapici (tra cui un farmaco così potente che non potrebbe essere usato in infusione perchè troppo tossico ma che legato alla molecola del farmaco a bersaglio molecolare ne amplifica l'effetto) riducendone però gli effetti indesiderati come ad esempio caduta di capelli e nausea o vomito. E proprio per restare sul tema della qualità di vita delle pazienti (e il Prof. De Laurentiis ci ricorda la lezione del Prof. Paul Ehrlich inventore della chemioterepia e Premio Nobel per la medicina che più di cento anni fa già diceva che l'oncologo deve curare la persona con tumore e non solo la malattia) oggi sono a disposizione nuove somministrazioni dei farmaci a bersaglio molecolare, ad esempio sottocutanee, per evitare di doversi sottoporre in day hospital ed infusioni periodiche, e nuovi farmaci per il controllo di nausea e vomito che se somministrati a tutte le pazienti che devono fare dei cicli di chemioterapia abbasserebbero quasi a zero la percentuali di donne che hanno un disturbo tanto invalidante. Ecco perchè è anche fondamentale che le donne siano informate delle nuove opzioni terapeutiche, che le richiedano ai loro medici, che ne parlino fra loro, per far si che ogni donna riceva le miglior cure per combattere e vincere la battaglia contro il tumore al seno,
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