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Tumore alla vescica
Nuovi farmaci biologici ed immunoterapici anche nelle forme recidivanti
​I segnali d'allarme (sangue nelle urine) e la dignostica d'avanguardia

La Campagna AIOM - Roche "Non avere Timore"
Prof. Sergio Bracarda, Prof. Carmine Pinto


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Quando i sintomi di un tumore sono vaghi, aspecifici, e possono essere confusi con altre patologie benigne la diagnosi può purtroppo essere tardiva, rendendo più complessa la gestione del percorso terapeutico. Un caso emblematico in questo senso può essere il tumore della vescica che è strettamente legato al fumo di sigaretta e che vede una incidenza maggiore nella popolazione maschile. Conoscere quelli che sono i campanelli d'allarme da non trascurare è quindi fondamentale per arrivare ad una diagnosi tempestiva e al trattamento che oggi può beneficiare sia di una chirurgia radicale con ricostruzione di una neovescica sia di nuove molecole a bersaglio molecolare in grado di tracciare dei percorsi di cura personalizzati. I primi sintomi che dovrebbero portare ad un consulto con il proprio medico sono una anemia prolungata, una ematuria più o meno marcata (quindi sangue nelle urine) o un dolore persistente al basso ventre. Un esame delle urine può essere un semplice test in grado di identificare un'infezione nel caso il sangue sia legato al processo infettivo (che è la maggioranza dei casi)  o può essere il primo step di una serie di ulteriori indagini come ad esempio la cistoscopia o la biopsia. Le nuove terapie -  dopo anni in cui non sono stati messe a punto farmaci innovativi -  consentono oggi un panorama che va dai farmaci biologici ai farmaci immunoterapici in grado di riattivre il sistema immunitario "bloccato" dal tumore per metterlo nuovamente in grado di combattere le cellule tumorali. e possono essere utilizzate anche per i pazienti con malattia avanzata o in caso di recidiva, condizione piuttosto frequente nel caso del tumore alla vescica. Nel corso del XVIII Congresso AIOM è stata anche lanciata una campagna di informazione dal titolo "Non avere timore" che verrà proposta negli stadi e nelle farmacie per far sì che il tumore alla vescica venga conosciuto e riconosciuto il più precocemente possibile.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di prevenzione abbiamo intervistato il Prof. Sergio Bracarda, Direttore dell'Oncologia Medica dell'Azienda USL8 di Arezzo e il Prof. Carmine Pinto, Presidente AIOM

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