Tumore all'Esofago I fattori di rischio come l'esofago di Barrett La chirurgia mininvasiva per l'asportazione dell'esofago e la ricostruzione con lo stomaco tubulizzato La qualità di vita dopo l'intervento Prof. Stefano Margaritora, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Il tumore all'esofago ha un'incidenza minore rispetto ad altre neoplasie, ma è imortante conoscere i fattori di rischio - in primis l'esofagite e l'esofago di Barret, ma anche il fumo e il consumo di alcool che creano un'infiammazione cronica della mucosa - per poter arrivare ad una diagnosi precoce con una gastroscopia. Ma quale è il percorso chirurgico più corretto per la rimozione del tumore all'esofago? Lo abbiamo chiesto al Prof. Stefano Margaritora, Direttore dell'Unità di Chirurgia Toracica del Policlinico Agostino gemelli di Roma che ci ha spiegato i vari passaggi della chirurgia laparoscopica con cui si rimuove l'esofago con tre accessi - dal collo, dal torace e dall'addome - per poi ricostruirlo con una parte di stomaco tubulizzato che permetterà al paziente di alimentarsi normalmente - anche se in quantità non esagerata per evitare un senso di pienezza - e di avere una buona qualità di vita.
Il Video contiene immagini di interventi chirurgici
Cliccare su 1080p per vedere il Video in FUll HD Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero