La Chirurgia nel Tumore del Colon-Retto nei vari stadi di malattia (primo stadio, localmente avanzato, metastatico) Prevenzione con la colonscopia (ed eventuale asportazione di polipi se presenti) Chirurgia Laparoscopica 3D e Robotica per interventi mininvasivi e conservativi Chemioterapia neoadiuvante nei tumori del retto Prof. Sergio Alfieri, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Il tumore del colon retto è uno fra i più frequenti, sia per gli uomini che per le donne, soprattutto nel mondo occidentale e costantemente in aumento anche a causa di stili alimentari non corretti. Diventa quindi fondamentale fare una corretta prevenzione ed intervenire il più precocemente possibile, soprattutto oggi che grazie alla chirurgia mininvasva e robotica si possono effettuare interventi conservativi laddove si sia in presenza di un tumore al primo stadio. E per conoscere meglio quali opzioni chirurgiche e terapeutiche per il tumore del colon retto nei vari stadi di malattia (primo stadio, localmente avanzato e metastatico) abbiamo incontrato il Prof. Sergio Alfieri, Specialista in Chirurgia Digestiva al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato il ruolo fondamentale della prevenzione, basata su corretti stili di vita (sana alimentazione e attività fisica) ma soprattutto sulla colonscopia, un'indagine importantissima - soprattutto per chi ha familiarità e comunque per tutti sopra i cinquant'anni - non solo da un punto di vista diagnostico ma anche terapeutico perchè nel caso si trovino dei polipi circoscritti e non vascolarizzati si possono asportare contestualmente e non è necessario ricorrere ad alcuna chirurgia, e con il Professore parliamo anche della Campagna "Pronto a Chiamare?" (Numero verde 800.101.151) avviata dal Policlinico Agostino Gemelli per fornire informazioni e visite a chiunque abbia già una diagnosi di neoplasia o sintomi e dubbi da chiarire. E per chi dopo una colonscopia scopra di avere una neoplasia oggi è possibile ricorrere a tecniche chirurgiche innovative come la Laparoscopia 3D e ancora di più con il Robot da Vinci che consentono una precisione chirurgica (grazie all'ingrandimento del campo operatorio fino a 10 volte, al minor sanguinamento e ai 7 gradi di libertà di movimento degli strumenti) e minor tempo di recupero post operatorio. Molto importante è anche la stadiazione del tumore e anche oggi la possibilità dello studio molecolare (con il Test del K- RAS) per orientare verso una terapia più specifica. E soprattutto nel caso dei tumori del retto, quindi molto bassi, in alcuni casi può essere utile ricorrere ad una chemio-radio terapia neoadiuvante (quindi precedente alla chirurgia) per ridurre la massa ed effettuare quindi un intervento più conservativo. E in caso sia necessario ricorrere ad una stomia (quindi all'impianto di un sacchetto esterno all'addome in cui far confluire le feci) temporanea o definitiva è importante che il paziente riceva tutte le informazioni necessarie per gestirla al meglio e un supporto psicologico costante per accettare il disagio che comporta.
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