IL RUOLO DEI TEST GENOMICI PER INDIVIDUARE QUALI DONNE BENEFICIANO DELLA CHEMIOTERAPIA E QUALI POSSONO EVITARLA
Nei giorni scorsi si è svolto in modalità virtuale il San Antonio Breast Cancer Symposium, che rappresenta il più importante appuntamento internazionale per fare il punto sul tumore della mammella fotografando lo stato dell’arte ed evidenziando i più importanti passi in vanti in questo campo. Una fra i topics più importanti quest’anno è quello relativo al test genomici che sempre più aiutano ad orientare le terapie e in particolare il test Oncotype DX in grado di individuare le pazienti che possono beneficiare della chemioterapia e quelle invece per le quali è sufficiente la terapia ormonale. Ne abbiamo parlato con il Prof. Giuseppe Curigliano Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all’Istituto Europeo di Oncologia di Milanoe con il Prof. Saverio Cinieri Presidente Eletto AIOM Associazione Italiana di Oncologia Medica e Direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi Fra gli argomenti trattati: Lo studio RxPONDER presentato a San Antonio ,perché è così importante? Che valore ha poter dire ad una donna che può evitare una chemioterapia con dati così robusti e quindi senza correre rischi? Rispetto allo studio Taylor X che aveva già evidenziato i vantaggi del test genomico lo studio RxPonder cosa aggiunge? Sappiamo che in alcuni casi può essere utile una chemioterapia cosiddetta neoadiuvante quindi prima dell’intervento chirurgico, il test potrà avere una sua utilità anche per programmare la chirurgia? Sono disponibili o comunque allo studio test anche per altre neoplasie?