Un tessuto ideato da due italiane ottenuto con gli scarti degli agrumi e la nanotecnologia rilascerà vitamine sulla pelle, aiutando il benessere
Si chiamerà Orange Fiber il tessuto messo a punto da due ricercatrici italiane, siciliane per l'esattezza, Adriana Santanocito e Enrica Arena, che utilizzerà gli scarti delle arance. Con un processo particolare sarà possibile estrarre cellulosa dagli scarti della lavorazione degli agrumi ed utilizzarla al fine di ottenere un tessuto che potrà essere utilizzato per confezionare abiti che grazie alle nanotecnologie che permettono di "ancorare" al tessuto gli olii essenziali delle arance potranno rilasciare vitamine sulla pelle di chi li indossa fornendo tutti i benefici che ben conosciamo delle vitamine contenute negli agrumi.