Una dieta carente di Vitamina D espone non solo al rischio osteoporosi ma anche molte altre patologie - Come integrarla con alimentazione e stili di vita
Sappiamo ormai con certezza quanto una carenza di vitamina D sia un fattore di rischio per l'osteoporosi e che specialmente nelle persone over 65 il fabbisogno quotidiano di vitamina D sia di circa 10 milligrammi mentre solitamente si arriva a malapena a 3, 7. Ma da recenti studi è emerso che una carenza di vitamina D possa essere implicata anche in altre patologie, come ad esempio il tumore al seno, alla prostata e al colon, a malattie immunologiche ma anche a d alcune patologie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson. E' quindi indispensabile - quando sia necessario - incrementare l'assunzione di vitamina D e se in alcuni periodi dell'anno - o in alcuni paesi come ad esempio il Nord Europa - è necessario ricorrere ad un integratore è però possibile migliorarne l'asunzione anche attraverso stile di vita ed alimentazione, vediamo come. Innanzitutto sappiamo che a vitamina D per essere metabolizzata ha bisogno della luce solare e quindi una passeggiata quotidiana al sole può essere una ottima soluzione, e poi assumere alimenti ricchi di vitamina D come ad esempio latticini - compatibilmente con i propri livelli di colesterolo nel sangue - due uova a settimana, e poi pesce a scelta tre volte a settimana fra tonno, merluzzo, trota e anguilla.