Una nuova indagine per studiare la composizione dei calcoli renali - Spettroscopia agli Infrarossi - permette di offrire terapie mirate per evitare recidive
13 Marzo - Giornata
Mondiale del Rene
la task force integrata del Gemelli per diagnosticare ed eliminare i calcoli
Nefrologi, urologi e specialisti di medicina di laboratorio del Policlinico della Cattolica e del Complesso Integrato Columbus con le Stone Clinics Nefrologica e Urologica per trattare al meglio la fastidiosa e diffusissima calcolosi renale.
Questo grazie anche all’ausilio di strumenti diagnostici per un esame all’avanguardia, quale la spettroscopia agli infrarossi, disponibile presso il Laboratorio di Analisi I del Gemelli, unico centro del Lazio a effettuarla
Un team multidisciplinare e integrato formato da nefrologi, urologi e specialisti di medicina di laboratorio per diagnosticare e curare al meglio e in maniera coordinata le persone affette dalla fastidiosissima e diffusa calcolosi renale. La task force “anti calcoli” del Policlinico universitario A. Gemelli – Complesso Integrato Columbus scende in campo in occasione della Giornata Mondiale del Rene che si celebra oggi, giovedì 13 marzo, e che rappresenta una buona occasione per fare prevenzione ed educazione alla salute della popolazione in tema di patologie renali e malattie a esse correlate.
Si stima che i “calcolotici” siano circa l’8% della popolazione, insomma quasi una persona su 10 soffre di calcolosi renale cioè della formazione di “sassi”, spesso costituiti da calcio, nelle vie urinarie.
Si tratta quindi di una patologia molto diffusa che è spesso stata considerata, al di là degli episodi dolorosi delle coliche, quasi banale. Per questa ragione la prevenzione può risultare un’arma molto utile e importante per contrastare la malattia ed evitare l’evoluzione di eventuali complicanze.
Quest’anno nella Giornata mondiale del rene, World Kidney day, è stata lanciata, attraverso il sito web internazionale (www.worldkidneyday.org), una campagna “virale” che invita le persone a fare un gesto simbolico: iniziare la giornata bevendo un bel bicchiere d’acqua, farsi una foto mentre si compie questo gesto e a condividerla sui social network.
Condurre uno stile di vita sano ed effettuare semplici esami possono aiutare a prevenire e identificare una malattia renale in fase precoce e dunque evitarne l’evoluzione e le complicanze.
La Stone Clinic Nefrologica e la Stone Clinic Urologica
A tale scopo, presso il Policlinico A. Gemelli e il Complesso Integrato Columbus sono presenti due unità dedicate al trattamento della calcolosi renale.
Nell’Unità Operativa di Nefrologia presso il Complesso Integrato Columbus è infatti attiva la Stone Clinic Nefrologica, coordinata dal professore Giovanni Gambaro, nella quale vengono valutati i casi che richiedono indagini mediche più approfondite, come nelle calcolosi recidivanti, atipiche e molto attive.
Presso l’Unità Operativa di Urologia del Policlinico A. Gemelli è invece presente la Stone Clinic Urologica, coordinata dal professor Pierfrancesco Bassi, deputata alla valutazione di pazienti con un recente episodio di calcolosi, che necessitino quindi di un appropriato e immediato trattamento di rimozione dei calcoli presenti.
Per entrambi gli ambulatori è possibile richiedere un appuntamento previa prenotazione telefonica e richiesta del proprio Medico di Medicina Generale, specificando nella richiesta visita presso ambulatorio per calcolosi renale.
“Le cause della calcolosi renale - spiega il professor Gambaro - sono spesso provocate da una scarsa idratazione che facilita la formazione dei cristalli da cui hanno origine i calcoli, da eccessivi introiti di determinati alimenti come proteine animali, e cibi ricchi di fruttosio o sale, e il sovrappeso corporeo. In questi casi, i calcoli possono fungere da ‘spia’, che permette al medico di riconoscere la presenza di alcune patologie: diabete, gotta, patologie delle paratiroidi o forme genetiche. Per questi motivi, così come per il fatto che i calcoli renali possono portare a conseguenze come infezioni urinarie, insufficienza renale (fino alla necessità di dialisi), e malattie cardiovascolari, è importante non sottovalutarne la presenza.”
La spettroscopia agli infrarossi, al Gemelli un’indagine sofisticata per scoprire senza inganni la natura dei calcoli renali
Per offrire al paziente affetto da calcoli renali le cure migliori, presso il Policlinico A. Gemelli è stata potenziata anche la diagnostica. Infatti accanto al team che vede insieme nefrologi (Prof. Gambaro) e urologi (Prof. Bassi) un ruolo molto importante per la prevenzione è svolto dagli specialisti della medicina di laboratorio coordinati dalla professoressa Cecilia Zuppi.
Presso il Laboratorio di Analisi I del Dipartimento di Diagnostica e Medicina di Laboratorio del Policlinico A. Gemelli, è possibile effettuare l’analisi in spettroscopia agli infrarossi (IRS) dei calcoli renali. Si tratta di una metodica innovativa, ancora poco diffusa in Italia, consigliata anche dalle linee guide europee (Guidelines on Urolithiasis), che ha sostituito quella più tradizionale della chimica colorimetrica. Il Laboratorio di Analisi I del Gemelli è il solo nel Lazio a eseguire quest’indagine spettroscopica all’infrarosso, che consente di effettuare una diagnosi dettagliata, quindi meno soggettiva, dei componenti del calcolo, in maniera più precisa rispetto ai tradizionali e più diffusi metodi di analisi. I vantaggi apportati da questa metodica sono quindi di identificare e conoscere tutte le componenti del calcolo in maniera accurata e offrire la possibilità al paziente di fare una terapia mirata, che riduca il rischio di recidive spesso presenti in più del 50% dei casi e nello stesso tempo identificare le componenti esogene del calcolo quali i farmaci.
“Il vantaggio di questo team multidisciplinare e integrato del Gemelli - afferma la professoressa Zuppi - risiede proprio nella stretta collaborazione tra clinica e medicina di laboratorio, che permette una più corretta e più efficace cura delle persone affette da calcoli”.
Fonte: Ufficio Stampa Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma
la task force integrata del Gemelli per diagnosticare ed eliminare i calcoli
Nefrologi, urologi e specialisti di medicina di laboratorio del Policlinico della Cattolica e del Complesso Integrato Columbus con le Stone Clinics Nefrologica e Urologica per trattare al meglio la fastidiosa e diffusissima calcolosi renale.
Questo grazie anche all’ausilio di strumenti diagnostici per un esame all’avanguardia, quale la spettroscopia agli infrarossi, disponibile presso il Laboratorio di Analisi I del Gemelli, unico centro del Lazio a effettuarla
Un team multidisciplinare e integrato formato da nefrologi, urologi e specialisti di medicina di laboratorio per diagnosticare e curare al meglio e in maniera coordinata le persone affette dalla fastidiosissima e diffusa calcolosi renale. La task force “anti calcoli” del Policlinico universitario A. Gemelli – Complesso Integrato Columbus scende in campo in occasione della Giornata Mondiale del Rene che si celebra oggi, giovedì 13 marzo, e che rappresenta una buona occasione per fare prevenzione ed educazione alla salute della popolazione in tema di patologie renali e malattie a esse correlate.
Si stima che i “calcolotici” siano circa l’8% della popolazione, insomma quasi una persona su 10 soffre di calcolosi renale cioè della formazione di “sassi”, spesso costituiti da calcio, nelle vie urinarie.
Si tratta quindi di una patologia molto diffusa che è spesso stata considerata, al di là degli episodi dolorosi delle coliche, quasi banale. Per questa ragione la prevenzione può risultare un’arma molto utile e importante per contrastare la malattia ed evitare l’evoluzione di eventuali complicanze.
Quest’anno nella Giornata mondiale del rene, World Kidney day, è stata lanciata, attraverso il sito web internazionale (www.worldkidneyday.org), una campagna “virale” che invita le persone a fare un gesto simbolico: iniziare la giornata bevendo un bel bicchiere d’acqua, farsi una foto mentre si compie questo gesto e a condividerla sui social network.
Condurre uno stile di vita sano ed effettuare semplici esami possono aiutare a prevenire e identificare una malattia renale in fase precoce e dunque evitarne l’evoluzione e le complicanze.
La Stone Clinic Nefrologica e la Stone Clinic Urologica
A tale scopo, presso il Policlinico A. Gemelli e il Complesso Integrato Columbus sono presenti due unità dedicate al trattamento della calcolosi renale.
Nell’Unità Operativa di Nefrologia presso il Complesso Integrato Columbus è infatti attiva la Stone Clinic Nefrologica, coordinata dal professore Giovanni Gambaro, nella quale vengono valutati i casi che richiedono indagini mediche più approfondite, come nelle calcolosi recidivanti, atipiche e molto attive.
Presso l’Unità Operativa di Urologia del Policlinico A. Gemelli è invece presente la Stone Clinic Urologica, coordinata dal professor Pierfrancesco Bassi, deputata alla valutazione di pazienti con un recente episodio di calcolosi, che necessitino quindi di un appropriato e immediato trattamento di rimozione dei calcoli presenti.
Per entrambi gli ambulatori è possibile richiedere un appuntamento previa prenotazione telefonica e richiesta del proprio Medico di Medicina Generale, specificando nella richiesta visita presso ambulatorio per calcolosi renale.
“Le cause della calcolosi renale - spiega il professor Gambaro - sono spesso provocate da una scarsa idratazione che facilita la formazione dei cristalli da cui hanno origine i calcoli, da eccessivi introiti di determinati alimenti come proteine animali, e cibi ricchi di fruttosio o sale, e il sovrappeso corporeo. In questi casi, i calcoli possono fungere da ‘spia’, che permette al medico di riconoscere la presenza di alcune patologie: diabete, gotta, patologie delle paratiroidi o forme genetiche. Per questi motivi, così come per il fatto che i calcoli renali possono portare a conseguenze come infezioni urinarie, insufficienza renale (fino alla necessità di dialisi), e malattie cardiovascolari, è importante non sottovalutarne la presenza.”
La spettroscopia agli infrarossi, al Gemelli un’indagine sofisticata per scoprire senza inganni la natura dei calcoli renali
Per offrire al paziente affetto da calcoli renali le cure migliori, presso il Policlinico A. Gemelli è stata potenziata anche la diagnostica. Infatti accanto al team che vede insieme nefrologi (Prof. Gambaro) e urologi (Prof. Bassi) un ruolo molto importante per la prevenzione è svolto dagli specialisti della medicina di laboratorio coordinati dalla professoressa Cecilia Zuppi.
Presso il Laboratorio di Analisi I del Dipartimento di Diagnostica e Medicina di Laboratorio del Policlinico A. Gemelli, è possibile effettuare l’analisi in spettroscopia agli infrarossi (IRS) dei calcoli renali. Si tratta di una metodica innovativa, ancora poco diffusa in Italia, consigliata anche dalle linee guide europee (Guidelines on Urolithiasis), che ha sostituito quella più tradizionale della chimica colorimetrica. Il Laboratorio di Analisi I del Gemelli è il solo nel Lazio a eseguire quest’indagine spettroscopica all’infrarosso, che consente di effettuare una diagnosi dettagliata, quindi meno soggettiva, dei componenti del calcolo, in maniera più precisa rispetto ai tradizionali e più diffusi metodi di analisi. I vantaggi apportati da questa metodica sono quindi di identificare e conoscere tutte le componenti del calcolo in maniera accurata e offrire la possibilità al paziente di fare una terapia mirata, che riduca il rischio di recidive spesso presenti in più del 50% dei casi e nello stesso tempo identificare le componenti esogene del calcolo quali i farmaci.
“Il vantaggio di questo team multidisciplinare e integrato del Gemelli - afferma la professoressa Zuppi - risiede proprio nella stretta collaborazione tra clinica e medicina di laboratorio, che permette una più corretta e più efficace cura delle persone affette da calcoli”.
Fonte: Ufficio Stampa Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma